SUDAN: EX AGENTE DELLA SICUREZZA CONDANNATO A MORTE PER L’OMICIDIO DI UNO STUDENTE

6 luglio 2021:

Il Tribunale Speciale istituito per giudicare gli autori dei crimini legati alla rivoluzione sudanese, il 27 giugno 2021 ha condannato all'impiccagione un ex agente del Servizio di Intelligence e Sicurezza Nazionale (NISS) per l'omicidio di un giovane, Hassan Mohammed Omar, commesso durante una protesta di massa a Khartum il 25 dicembre 2018.
Riunitosi presso l'Istituto di Scienze Giudiziarie di Khartoum, il Tribunale Speciale presieduto dal giudice della Corte d'Appello El Sadig Abkar Adam, ha riconosciuto colkpevole Ashraf El Tayyib (detto Abgaika) di omicidio premeditato e crimini contro l'umanità ai sensi degli articoli 130 e 186 del Codice Penale.
I medici di Khartoum che all'epoca curarono i manifestanti, hanno confermato a Radio Dabanga che alla marcia di protesta organizzata dalla Sudan Professionals Association a Khartoum il 25 dicembre 2018, le forze di sicurezza stavano “sparando per uccidere”.
Questa è la prima condanna emessa ai sensi dei suddetti articoli dal Tribunale, che è stato formato per trattare i crimini commessi durante la rivolta popolare culminata nel rovesciamento con un colpo di stato militare della dittatura trentennale di Omar Al Bashir.
Il Tribunale ha inoltre accolto la richiesta di risarcimento avanzata dai familiari della vittima, a condizione che il caso venga sottoposto alla Corte Suprema dopo il termine del procedimento d’appello.
Il verdetto è stato accolto con sollievo dalla famiglia e dai sostenitori della vittima, che si sono radunati fuori dall'aula chiedendo una rapida esecuzione della sentenza.
Da metà dicembre 2018 è partita in Sudan una rivolta popolare sospinta dalla Sudan Professionals Association e dai firmatari della Dichiarazione di Libertà e Cambiamento, con l’obiettivo di rovesciare il regime. Le manifestazioni incontrarono la violenta reazione da parte del governo, tuttavia l'11 aprile un colpo di stato militare mise fine alla dittatura di Omar Al Bashir.