APPELLO A RENZI IN VISITA IN IRAN

06 Aprile 2016 :

Al Presidente del Consiglio Matteo Renzi in visita nella Repubblica Islamica dell’Iran
 
Nella recente visita in Italia del Presidente della Repubblica Islamica dell’Iran Hassan Rouhani e dagli incontri coi massimi rappresentanti della Repubblica Italiana è chiaramente emerso l’auspicio formale a stabilire più regolari relazioni politiche e diplomatiche e, ancor più chiaramente, l’interesse sostanziale a stabilire rapporti più propizi di cooperazione economica e commerciale tra i due Paesi.
È invece rimasta del tutto coperta da un velo di reticenza (come quello steso sulle statue nude dei musei capitolini) la situazione indecente dei diritti umani nel regime dei Mullah che, per indicare una parte per il tutto, è da decenni in cima alla triste classifica dei primi “Paese-boia” del mondo e che ha stabilito il record assoluto di impiccagioni proprio quando il “moderato” Rouhani è diventato presidente.
Vogliamo che il Presidente del Consiglio sia consapevole anche di questa faccia della realtà che connota la Repubblica Islamica che si appresta a visitare.
Al Capo del Governo di un Paese riconosciuto da tutti nel mondo come il campione della battaglia per la Moratoria Universale delle esecuzioni capitali e per l’istituzione del Tribunale Penale Internazionale chiediamo di porre al centro di ogni incontro con i massimi rappresentanti iraniani la questione del rispetto dei Diritti Umani universalmente riconosciuti e di usare questa preziosa occasione per denunciare le violazioni più gravi, tra cui:
· l’allarmante uso della pena di morte, applicata anche nei confronti di imputati minorenni, in aperta violazione di patti e convenzioni internazionali che l’Iran ha ratificato;
· la discriminazione delle minoranze religiose, con particolare riferimento alle sofferenze dei Baha’i e dei cristiani;
· la persecuzione delle minoranze sessuali e, in particolare, degli omosessuali, puniti anche con la pena capitale;
· l’invocazione alla distruzione dello Stato di Israele e il negazionismo della Shoah, promossi soprattutto dalla Guida Suprema Alì Khamenei e ribaditi anche recentemente, quando l’Iran ha effettuato l’ennesimo test missilistico, in piena violazione della Risoluzione ONU 2231 (sui missili lanciati era scritto in ebraico e in arabo: “Israele sarà cancellato dalle mappe”);
· gli arresti di attivisti per i diritti umani e oppositori politici di cui chiedere la immediata liberazione;
· la discriminazione legale nei confronti della donna, la cui testimonianza in un processo e la stessa vita in caso di assassinio valgono giuridicamente metà di quella dell’uomo.
Siamo convinti che affermare i propri valori nel dialogo con chi ne ha di opposti sia non solo giusto ma anche conveniente per il rispetto massimo e una più alta considerazione che sempre guadagna chi si dimostri essere esigente, coerente e forte nelle proprie convinzioni, rispetto a chi invece mostri di essere indulgente, indifferente e impotente.    

Roberto Saviano, Susanna Tamaro, Dacia Maraini, Marco Bellocchio, Erri De Luca, Sandro Veronesi, Liliana Cavani, Raffaele La Capria, Moni Ovadia, Marco Risi, Giuliano Montaldo, Goffredo Fofi, Oliviero Toscani, Furio Colombo, Francesca D’Aloja, Francesco Patierno, Maria Grazia Chiarcossi Cerami, Aldo Forbice, Roberta Mazzoni
 

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