USA - Pennsylvania. Kareem Johnson sarà il prossimo “esonerato” dal braccio della morte della Pennsylvania

05 Giugno 2020 :

Kareem Johnson, 36 anni, nero, sarà il prossimo “esonerato” dal braccio della morte della Pennsylvania. Oggi infatti la Corte Suprema della Pennsylvania ha stabilito che gli errori commessi dalla polizia e dalla pubblica accusa durante il processo sono di una gravità e di un tipo tale da precludere alla pubblica accusa la possibilità di ripetere il processo. Johnson venne condannato a morte nella Philadelphia County il 27 giugno 2007 (vedi), con l’accusa di aver ucciso, nel dicembre 2002, Walter Smith, 39 anni. Johnson inoltre sta scontando l’ergastolo senza condizionale per l’uccisione di un bambino di 10 anni, Faheem Thomas-Childs, colpito per sbaglio, l’11 febbraio 2004 durante una sparatoria tra bande rivali. Per l’omicidio Smith, la prova principale fu un test del Dna effettuato su un cappello trovato sulla scena del crimine. Dopo il processo i nuovi avvocati di Johnson riuscirono a dimostrare che il Dna di Johnson era su un cappello diverso da quello trovato sulla scena del crimine. Nell’aprile 2015 la pubblica accusa dette parere favorevole all’annullamento della condanna di Johnson, ma sostenendo la tesi dell’errore non intenzionale. Secondo l’Ufficio del Procuratore Johnson aveva sottoscritto un accordo con cui, in cambio della ripetizione del processo, rinunciava a contestare il comportamento dell’allora Procuratore Distrettuale Michael Barry. Dopo aver però raccolto ulteriori elementi, i difensori di Johnson, gli avvocati Gregory J. Pagano e Marc Bookman, hanno ritenuto di non essere più vincolati dall’accordo, e hanno chiesto che il loro assistito non potesse essere riprocessato alla luce del principio del “double jeopardy”, ossia del fatto che un imputato non può essere processato due volte per lo stesso reato. Nel febbraio 2016 l’Ufficio del Procuratore aveva reso noto che nel corso del nuovo processo non sarebbe stata chiesta la pena di morte. Il 3 marzo 2016, nel corso di una udienza preliminare, il giudice Benjamin Lerner, pur definendo gli errori della pubblica accusa e della polizia “una serie grossolana di errori inimmaginabili da parte di poliziotti e pubblici ministeri esperti, un comportamento molto negligente, forse anche sconsiderato”, ritenne non provata l’intenzionalità degli errori, e diede il via libera alla ripetizione del processo. Oggi la Corte Suprema, con due giudici in dissenso, ha stabilito che anche se gli errori fossero stati non intenzionali sono comunque di una gravità tale da precludere alla pubblica accusa la ripetizione del processo. Il caso è stato restituito alla Pennsylvania Superior Court perché venga formalizzata l’accettazione della richiesta di Johnson. Johnson sarà quindi, nelle prossime settimane o mesi, prosciolto da questo omicidio, ma rimarrà in carcere per la condanna all’ergastolo senza condizionale. Il caso è Commonwealth v. Johnson.

https://deathpenaltyinfo.org/news/state-courts-in-nevada-pennsylvania-rule-prosecutorial-misconduct-bars-retrial-exonerating-paul-browning-and-kareem-johnson

 

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