esecuzioni nel mondo:

Nel 2024

0

Dal 2000 a oggi

0

legenda:

  • Abolizionista
  • Mantenitore
  • Abolizionista di fatto
  • Moratoria delle esecuzioni
  • Abolizionista per crimini ordinari
  • Impegnato ad abolire la pena di morte

GUINEA BISSAU

 
governo: repubblica semi-presidenziale
stato dei diritti civili e politici: Parzialmente libero
costituzione: 16 maggio 1984, emendata il 4 maggio 1991, il 4 dicembre 1991, il 26 febbraio 1993, il 9 giugno 1993, nel 1996 - sospesa durante il colpo militare del 2012, restaurata nel 2014
sistema giuridico: sistema misto basato sul diritto civile (influenzato da quello francese) e sul diritto consuetudinario
sistema legislativo: monocamerale, Assemblea Nazionale del Popolo (Assembleia Nacional Popular)
sistema giudiziario: Corte Suprema di Giustizia (9 giudici nominati dal presidente); 9 Corti Regionali; 24 Corti locali
religione: 40% animisti, 50% musulmani, 10% cristiani
braccio della morte:
Data ultima esecuzioni: 0-0-0
condanne a morte: 0
Esecuzioni: 0
trattati internazionali sui diritti umani e la pena di morte:

Patto Internazionale sui Diritti Civili e Politici

Primo Protocollo Opzionale al Patto (solo firmato)

Secondo Protocollo Opzionale al Patto (per l'abolizione della pena di morte)

Secondo Protocollo Opzionale al Patto (per l'abolizione della pena di morte)(solo firmato)

Convenzione sui Diritti del Fanciullo

Convenzione contro la Tortura ed i Trattamenti e le Punizioni Crudeli, Inumane o Degradanti

Convenzione contro la Tortura ed i Trattamenti e le Punizioni Crudeli, Inumane o Degradanti (solo firmato)

Carta Africana sui Diritti Umani

Statuto della Corte Penale Internazionale (esclude il ricorso alla pena di morte) (solo firmato)


situazione:
Nel febbraio del 1993 l’Assemblea Nazionale ha approvato un emendamento alla Costituzione del 1984 che garantisce i diritti umani fondamentali e l’abolizione della pena di morte. Durante il periodo coloniale, sotto il Portogallo, la pena di morte non esisteva in Guinea-Bissau. Era stata introdotta con l’indipendenza nel 1974.
L’ultima esecuzione risale al 1986, quando sei persone condannate a morte dalla Corte Suprema Militare per aver tentato di rovesciare il governo, furono giustiziate. Altre cinque persone sarebbero state condannate a morte e giustiziate per omicidio aggravato tra il 1985 e il 1988.
Il 14 settembre 2003, un colpo di stato ha spodestato il Presidente Kumba Yala. Eletto nel 2000 con il 72% dei voti, Yala aveva ripetutamente rinviato le elezioni politiche, si era rifiutato di promulgare la nuova Costituzione approvata dall’Assemblea Nazionale nel 2001 e, alla fine, aveva dimesso il Primo Ministro e sciolto il Parlamento.
Il 28 settembre 2003, i militari hanno nominato Henrique Rosa Capo di stato per un periodo di transizione e con il compito di organizzare prima le elezioni parlamentari e poi quelle presidenziali. Le politiche si sono tenute il 28 marzo 2004, mentre le presidenziali si sono tenute a giugno 2005. Queste ultime hanno riportato al potere, con il 52% dei voti, l’ex capo militare Joao Bernardo Vieira. Il partito del candidato sconfitto, Malam Bacai Sanha, ha denunciato brogli e i suoi sostenitori hanno provocato disordini a Bissau, ma gli osservatori dell’Unione Europea hanno giudicato le elezioni libere e imparziali. Il Presidente Vieira è entrato in carica nell’ottobre del 2005.
Il 24 settembre 2013, il Governo della Guinea-Bissau ha ratificato il Secondo Protocollo Opzionale al Patto Internazionale sui Diritti Civili e Politici per l’abolizione della pena di morte. Tuttavia, il Governo ha dichiarato che la sua accettazione, a norma dell’articolo 41 del Patto, di riconoscere la competenza del Comitato Diritti Umani a ricevere ed esaminare comunicazioni in cui uno Stato Parte afferma che un altro Stato Parte non sta adempiendo ai suoi obblighi, non si estende alle disposizioni del Secondo Protocollo Opzionale come previsto all’articolo 4 del medesimo. Il Governo ha anche dichiarato che la competenza che la Guinea-Bissau riconosce al Comitato Diritti Umani di ricevere ed esaminare comunicazioni da individui soggetti alla sua giurisdizione non si estende alle disposizioni del Secondo Protocollo Opzionale, in conformità con la riserva prevista dall’articolo 5 dello stesso.
Il 19 dicembre 2016, la Guinea Bissau ha nuovamente cosponsorizzato e votato in favore della risoluzione per una moratoria delle esecuzioni capitali all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite. Nel 2007 era assente al momento del voto.
Il 17 dicembre 2018, la Guinea-Bissau ha votato a favore della risoluzione per una moratoria delle esecuzioni capitali all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite. 

 

Africa