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da sinistra, Louis Michel, ex Commissario UE; Jean Ping, Presidente della Commissione dell'Unione africana; Paul Kagame, Presidente della Repubblica del Ruanda; Tharcisse Karugarama, Ministro della Giustizia del Ruanda, Aldo Ajello, ex Inviato speciale dell'Unione europea per la Regione dei Grandi Laghi (2011)

Le Conferenze Internazionali

  • Ottobre ´95 - A Tunisi Nessuno tocchi Caino organizza insieme con l´Istituto arabo per i diritti umani la prima conferenza panaraba sulla pena di morte. "Non esistono nei fondamenti della cultura e nelle legislazioni dei paesi arabi ostacoli insormontabili per l´abolizione della pena di morte". Questa la dichiarazione che ha concluso i due giorni di confronto tra intellettuali, giuristi e parlamentari del mondo arabo.


  • Novembre ´96 - A Mosca Nessuno tocchi Caino ha organizzato insieme con Memorial, la Commissione per i diritti umani e la Commissione per la grazia presso il Presidente della Federazione Russa, un incontro a cui hanno partecipato tutti coloro che in Russia, alla Duma e tra le organizzazioni per i diritti umani, si battono per abolire la pena di morte. I partecipanti alla Conferenza hanno denunciato il mancato rispetto degli impegni sottoscritti dalla Russia nei confronti dell´Europa e si sono rivolti ai capi di Stato dei Paesi membri della CSI perché promuovessero la moratoria. La conferenza ha denunciato poi la gravità delle condizioni di vita nelle carceri.


  • Marzo ´97 - A New York Nessuno tocchi Caino ha organizzato una conferenza, sponsorizzata dall´Unione Europea, insieme con l´Istituto italiano di cultura e la Fordham University, che ha ospitato i lavori. A partire da "Dei delitti e delle pene" di Cesare Beccaria, pubblicato nuovamente in America, per la prima volta abolizionisti europei e americani si sono incontrati per confrontarsi sulla pena di morte. Hanno partecipato alla conferenza: le delegazioni del Parlamento italiano, guidate dalla vice Presidente del Senato Ersilia Salvato e dal vice Presidente della Camera Alfredo Biondi; il Commissario europeo Emma Bonino e Mario Cuomo, l´ex Governatore dello Stato di New York.


  • Marzo ´98 - A Ginevra, nel giorno della presentazione in Commissione diritti umani della risoluzione italiana contro la pena di morte, Nessuno tocchi Caino ha organizzato nel palazzo dell´Onu una Conferenza dal titolo "Le Nazioni Unite contro la pena di morte" sponsorizzata dall´Unione Europea e patrocinata dall´Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani Mary Robinson. Tra gli altri, è intervenuta Sister Helen Prejean, autrice del best-seller "Dead Man Walking" e candidata 1998 al Premio Nobel per la Pace.


  • Novembre ´98 - A Chicago, almeno duemila persone hanno assistito alla convention dei condannati a morte ingiustamente, svoltasi dal 13 al 15 novembre alla Northwestern University. Da quando è stata ripristinata nel 1976, 87 persone sono state liberate dai bracci della morte americani, chi dopo più di 20 anni, a volte a poche ore dall´esecuzione. Una trentina di essi, hanno raccontato la loro storia in quella che si è rivelata essere la più grande e più efficace manifestazione contro la pena di morte mai svolta in America. Scoprire che si può finire così facilmente e ingiustamente nel braccio della morte, è stato un pugno nello stomaco dell´opinione pubblica americana. Da allora, il favore popolare alla pena di morte è sceso dal 75-80% al 64%. Nessuno tocchi Caino è stata invitata a relazionare sulle iniziative internazionali per l´abolizione della pena di morte nel mondo e nei confronti degli Stati Uniti.


  • Febbraio ´99 - A New York, Nessuno tocchi Caino e l´Istituto Italiano di Cultura a New York, hanno organizzato una conferenza alla New York University dal titolo "Roma, Ginevra, New York: verso una moratoria delle esecuzioni capitali all´Onu". Hanno partecipato i delegati dei governi al Palazzo di Vetro, personalità della cultura e dello spettacolo e abolizionisti americani.


  • Ottobre ´99 - A New York, Nessuno tocchi Caino, la Comunità di Sant´Egidio e la Columbia University, hanno organizzato una conferenza dal titolo "Verso una moratoria Onu delle esecuzioni". La conferenza si è tenuta all´Italian Academy, all´apertura dei lavori dell´Assemblea Generale dell´Onu, e vi hanno partecipato intellettuali, giuristi, rappresentanti di organismi internazionali, di organizzazioni non governative, avvocati ed ex condannati a morte.


  • Aprile 2003 - A Ginevra Nessuno tocchi Caino ha organizzato un briefing a sostegno della presentazione da parte della presidenza di turno greca dell’Unione Europea di una risoluzione per la moratoria universale delle esecuzioni capitali alla Commissione diritti umani dell'ONU. Hanno partecipato il presidente della Commissione Diritti Umani del Senato Enrico Pianetta, il ministro Fallavollita, rappresentante del Ministero degli Esteri per i Diritti Umani, Elisabetta Zamparutti di Nessuno tocchi Caino, Leroy Orange, esonerato dal braccio della morte dell'Illinois, Steven Block, avvocato di Orange, Ray Krone, 100esimo esonerato dai bracci della morte USA, Marielle Pun, praticante del Falun Gong ed il Rev. Melody Smith, direttore esecutivo del Restorative Justice Centre for Capital Cases.


  • Febbraio ’04 - A Roma Nessuno tocchi Caino, nell’ambito di un progetto finanziato dall’Unione Europea, ha organizzato una conferenza dal titolo “Moratoria delle esecuzioni capitali”. Dopo la battuta d’arresto subita nel 2003 quando l’Italia, in qualità di presidente di turno dell’UE ha deciso di non presentare la risoluzione per la moratoria delle esecuzioni all’Assemblea Generale dell’ONU, NtC con questa conferenza ha rilanciato la campagna per la moratoria ONU con iniziative mirate innanzitutto a sostenere, nel quadro dello sviluppo del processo democratico nel continente e della lotta all’impunità, una campagna in Africa per la moratoria delle esecuzioni capitali, attraverso una azione di lobby in parlamenti di paesi politicamente e simbolicamente significativi, conferenze regionali e missioni nei paesi target, campagne di sensibilizzazione dell’opinione pubblica.


  • Aprile ’04 - A Ginevra Nessuno tocchi Caino, in partnership con la americana National Association of Criminal Defense Lawyers (NACDL), e con il patrocinio della Commissione dell’UE, ha organizzato presso il Palais des Nations a Ginevra una Conferenza dal titolo “Moratoria ONU delle esecuzioni capitali”, alla quale hanno partecipato oltre all’ex Governatore dell’Illinois George Ryan anche Elisabetta Zamparutti, tesoriere di Nessuno tocchi Caino, John Wesley Hall, Segretario della NACDL, Speedy Rice, Co Presidente del Comitato Affari Internazionali della NACDL e membro del direttivo di Nessuno tocchi Caino, Erping Zhang portavoce del Falun Gong e Wei Jinsheng, dissidente politico cinese.


  • Dicembre ’07 - A Libreville (Gabon) Nessuno tocchi Caino ha organizzato una conferenza per la moratoria Onu delle esecuzioni capitali, in collaborazione col Governo gabonese e sotto l'alto patrocinio del Presidente Omar Bongo Ondimba, grazie al sostegno finanziario del governo olandese. Rivolta ai paesi africani, la conferenza ha visto la partecipazione del Primo Ministro del Governo gabonese, nonché il Ministro degli Esteri, il Ministro della Giustizia e il Presidente della Corte Costituzionale del Gabon; inoltre il Ministro della Giustizia del Burundi, il Ministro della Cooperazione del Ruanda, oltre a Parlamentari del Burundi, Gibuti, del Mali, della Repubblica Democratica del Congo e tutto il corpo diplomatico accreditato in Gabon. Sono intervenuti, inoltre, Elisabetta Zamparutti, Tesoriera di Nessuno tocchi Caino e curatrice del Rapporto annuale sulla pena di morte nel mondo, ed è stata data lettura del saluto del ministro degli Esteri italiano Massimo D’Alema da parte dell’Ambasciatore italiano in Gabon De Benedictis.

    La Conferenza si è svolta il 10 ed 11 dicembre, in concomitanza con la giornata mondiale dei diritti umani, precedendo di una settimana il voto sulla Risoluzione per la moratoria universale delle esecuzioni capitali in Assemblea Generale Onu, e si è conclusa con l’adozione della Dichiarazione di Libreville che ha rivolto un appello solenne agli Stati membri dell'Unione africana e delle Nazioni Unite a sostenere la risoluzione per la moratoria della pena di morte in vista del voto previsto all’Assemblea Generale dell'ONU per il 18 dicembre. Nell'impegnarsi a fornire il loro sostegno alla campagna internazionale di Nessuno tocchi Caino per la moratoria universal, affinché tutti gli Stati ed i territori giungano all'abolizione definitiva, i partecipanti hanno affermato il loro impegno per la difesa della pace attraverso il rispetto dello Stato di diritto sul piano nazionale ed internazionale.


  • Ottobre ’11 - A Kigali (Ruanda) Nessuno tocchi Caino in collaborazione con il governo del Ruanda - nel quadro di un progetto sostenuto dalla Commissione Europea – il 13 e 14 ottobre 2011 a Kigali ha organizzato la conferenza sulla pena di morte in Africa. Alla conferenza hanno partecipato i rappresentanti di 20 paesi africani (del sud, centro ed est del continente), che hanno tratto grande ispirazione dal caso dell’abolizione della pena di morte in Ruanda. I lavori sono stati aperti dall’intervento del Presidente del Rwanda Paul Kagame, dal Presidente della Commissione dell’Unione Africana Jean Ping, dal co-persidente dell’Assemblea parlamentare ACP-UE Luois Michel, dal Presidente d’onore di Nessuno tocchi Caino Aldo Ajello e dal Ministro della Giustizia del Rwanda Tarcisse Karugarama. La conferenza si è conclusa con l’adozione all’unanimità della Dichiarazione di Kigali rivolta agli Stati africani affinché sottoscrivano e sostengano i trattati e le risoluzioni internazionali sulla pena di morte e la moratoria delle esecuzioni, con l’impegno da parte dei governi a tradurne i contenuti nelle legislazioni dei propri paesi. Particolarmente importante e significativa l’indicazione di ispirarsi ai principi di una “giustizia riabilitativa”. Tra i paesi che hanno partecipato alla conferenza, alcuni come il Chad e la Repubblica centrafricana, hanno votato a favore della risoluzione pro-moratoria approvata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite nel 2012 e hanno anche avviato processi interni verso l’abolizione.


  • Gennaio 2014 - A Free Town (Sierra Leone) Nessuno tocchi Caino grazie al sostegno finanziario del Ministero degli Esteri della Norvegia ha promosso ed organizzato con il Governo della Sierra Leone la Conferenza regionale sull’abolizione e la moratoria della pena di morte, che si è svolta dal 13 al 14 gennaio.

    La conferenza è stata aperta da un messaggio del Presidente della Repubblica della Sierra Leone Ernest Bai Koroma, seguito dagli interventi dei Ministri degli Esteri e della Giustizia sierraleonesi Samura Kamara e Frank Kargbo, che hanno ribadito l’impegno della Sierra Leone per l’abolizione a partire dal processo di revisione costituzionale in corso. Hanno inoltre partecipato e sono intervenuti il Ministro degli Esteri del Benin Nassirou Bako Arifari, il Ministro della Giustizia del Niger Amadou Marou, il vice Ministro della Giustizia del Ruanda Pascal Bizima Rugnanintwali, e i rappresentati dei ministeri della giustizia del Mali e del Togo, oltre a parlamentari e rappresentanti di ONG provenienti da Liberia, Burkina Faso, Niger, Mali, Ghana e Guinea.

    La conferenza si è conclusa con l’adozione di una risoluzione che, oltre ad impegnare i partecipanti a mobilitarsi perché sia adottato il Protocollo africano sull’abolizione della pena di morte, aumenti il numero di Governi africani che votano a favore della risoluzione delle Nazioni Unite per la moratoria delle esecuzioni capitali, ha anche lanciato la proposta di organizzare in Benin una conferenza pan-africana contro la pena di morte.


  • Luglio 2014 - Cotonou (Benin) Nessuno tocchi Caino ha collaborato con Governo del Benin e la Commissione sui diritti umani e dei popoli dell’Unione africana alla promozione ed organizzazione della Conferenza continentale sull’abolizione della pena di morte in Africa che si è svolta dal 2 al 4 luglio. La conferenza è stata aperta dal Ministro degli Esteri del Benin Bako-Arifari Nssirou che ha confermato il ruolo di leadership continentale che il suo paese vuole giocare contro la pena di morte e la promozione dei diritti umani anche in vista del voto alle Nazioni Unite il prossimo dicembre.

    La tre giorni è stata convocata in vista dell’adozione definitiva del protocollo aggiuntivo alla Carta dei diritti umani dell’Africa e del voto che si terrà all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite sulla risoluzione per la Moratoria Universale delle esecuzioni capitali.


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