COREA DEL NORD: L’INVIATO SPECIALE PER IL NUCLEARE ‘NON È STATO GIUSTIZIATO’

Kim Hyok Chol

05 Giugno 2019 :

L'inviato della Corea del Nord per il nucleare, che un giornale sudcoreano aveva detto la scorsa settimana essere stato giustiziato, è vivo ma sotto custodia e sotto inchiesta per il suo ruolo in un fallito vertice con gli Stati Uniti, ha riferito la CNN il 4 giugno 2019.
Negli ultimi cinque giorni sono usciti sulla stampa diversi rapporti divergenti sulla sorte del team del Nord che ha guidato i negoziati con gli Stati Uniti dopo un fallito summit tra il leader nordcoreano Kim Jong Un e il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ad Hanoi a febbraio.
Kim Hyok Chol, che ha guidato i colloqui a livello operativo della Corea del Nord in vista del summit di Hanoi, è vivo e sotto custodia statale, ha riferito la CNN, citando diverse fonti non identificate. Potrebbe andare incontro a "pesanti punizioni", ha aggiunto.
Viene così contraddetta la notizia data dal quotidiano sudcoreano Chosun Ilbo lo scorso 31 maggio, secondo cui Kim Hyok Chol era stato messo a morte a marzo. Chosun Ilbo aveva citato una fonte non identificata a conoscenza della situazione.
Fonti avevano detto a Reuters che Kim Hyok Chol rischiasse una punizione ma non c'erano prove della sua esecuzione.
Chosun Ilbo aveva anche riferito che Kim Yong Chol, un alto funzionario con un ruolo da protagonista nei colloqui con gli Stati Uniti, fosse stato inviato in un campo di lavoro e di rieducazione. Il giornale non aveva chiarito quando fosse stato mandato lì.
Tuttavia Kim Yong Chol compare in una foto di stato diffusa il 3 giugno 2019 mentre accompagna Kim Jong Un a una rappresentazione artistica il giorno prima, a indicare che l'ex capo spia rimane una forza nella struttura di potere del Nord.
La CNN ha riferito che Kim Yong Chol è stato "quasi privato" del potere dopo il vertice di Hanoi, ma non ha dovuto affrontare i lavori forzati.

 

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