11 Giugno 2025 :
10/06/2025 - IRAN. 8 uomini e 1 donna giustiziati a Ghezel Hesar il 15 maggio
con l'accusa di appartenenza all'ISIS
Secondo le informazioni ricevute da Hengaw il 10 giugno, 9 detenuti, tra cui una donna di etnia baluca di nome Hafiza Balochzehi e otto uomini, sono stati segretamente giustiziati nella prigione di Ghezel Hesar a Karaj con l'accusa di appartenenza all'ISIS. Le esecuzioni hanno avuto luogo contemporaneamente alla visita del Presidente degli Stati Uniti Donald Trump in Medio Oriente e alla revoca delle sanzioni al governo siriano. Tutte le nove persone giustiziate erano di nazionalità curda e di etnia baluca.
Secondo i rapporti ricevuti da Hengaw, le esecuzioni sono state effettuate all'alba del 15 maggio 2025. Balochzehi, una donna di 25 anni di Saravan nel Sistan e Baluchestan, insieme a otto detenuti maschi la cui identità non è stata rivelata, sono stati giustiziati nella prigione di Ghezel Hesar. La notizia è stata riportata 35 giorni dopo, il 10 giugno 2025, dall'Agenzia di stampa Mizan - in coincidenza con la settantaduesima settimana della campagna “Martedì contro l'esecuzione” - senza rivelare l'identità dei detenuti giustiziati.
Fonti informate hanno confermato che tutti gli otto uomini giustiziati erano curdi e di etnia baluca. Erano stati trasferiti nella prigione di Ghezel Hesar da altre strutture il 4 maggio 2025, prima delle loro esecuzioni.
In particolare, a tutti e nove i detenuti è stato negato il diritto finale di incontrare le loro famiglie prima che venissero eseguite le esecuzioni.
La tempistica di queste esecuzioni ha coinciso con la visita di Donald Trump in Medio Oriente, durante la quale ha firmato importanti accordi commerciali e ha revocato le sanzioni a Damasco su richiesta dell'Arabia Saudita.
I detenuti erano stati condannati a morte con l'accusa di “condurre una guerra attraverso una rivolta armata e possesso di armi militari”. Le loro sentenze sono state confermate dalla Corte Suprema.
I media affiliati al governo, tra cui l'agenzia di stampa Mizan, legata alla magistratura, hanno affermato che queste persone sono state arrestate nel febbraio 2018 nell'Iran occidentale (Kurdistan). Le autorità hanno riferito di aver scoperto e confiscato munizioni e armi di tipo militare “destinate ad attività terroristiche”.
Vale la pena notare che nel febbraio 2018, Mohammad Khakpour, comandante delle Forze di terra del Corpo delle Guardie Rivoluzionarie Islamiche (IRGC), ha riferito di uno scontro tra le forze della base di Najaf Ashraf e un gruppo salafita nell'area “Bemo” della contea di Salas-e Babajani, nella provincia di Kermanshah (Kermashan). Lo scontro ha provocato la morte di tre membri del personale dell'IRGC e di cinque membri del gruppo avversario. In quel momento, è stato annunciato l'arresto di 16 persone, tra cui diversi cittadini stranieri.
A commento di questa notizia, il direttore di Iran Human Rights, Mahmood Amiry-Moghaddam, ha sollecitato maggiore attenzione da parte della politica internazioneale. Amiry-Moghaddam ha notato che l'attuale ondata di esecuzioni in corso è iniziata dopo l'assassinio di Hassan Nasrallah il 27 settembre 2024 e in mezzo all'escalation di tensioni tra Iran e Israele. Dal 1° ottobre 2024 (8 mesi e 10 giorni), sono state giustiziate almeno 1.020 persone, con una media di un'esecuzione ogni sei ore. Condannando l'impiccagione di gruppo, Iran Human Rights chiede un'azione internazionale urgente per affrontare la crisi delle esecuzioni in Iran. Amiry-Moghaddam ha inoltre dichiarato: “Le sentenze di morte dei nove persone sono state emesse dal Tribunale Rivoluzionario senza rispettare gli standard minimi di un processo equo, e non hanno quindi alcuna validità legale. Inoltre, la Repubblica islamica ha giustiziato una media di una persona ogni sei ore negli ultimi otto mesi, senza alcuna risposta adeguata da parte della comunità internazionale”. Ha aggiunto: “Le esecuzioni in Iran hanno superato la soglia di una crisi e devono essere affrontate con una risposta forte e urgente da parte delle Nazioni Unite, dell'Unione Europea e di tutti i Governi che hanno relazioni diplomatiche con la Repubblica Islamica e che aderiscono ai principi dei diritti umani”.
https://hengaw.net/en/news/2025/06/article-42
https://iranhr.net/en/articles/7649/
https://www.en-hrana.org/death-sentences-of-9-prisoners-convicted-of-moharebeh-carried-out/
https://hengaw.net/en/news/2025/06/article-42