IRAN: IMPICCATI 13 RIBELLI SUNNITI

Impiccagioni in Iran

14 Luglio 2009 :

13 membri del gruppo ribelle sunnita Jundallah sono stati impiccati nella provincia iraniana del Sistan-Baluchestan con l’accusa di essere “nemici di Dio”. Lo ha riportato l’agenzia ufficiale IRNA, precisando che le esecuzioni sono avvenute di mattina in una prigione del capoluogo provinciale Zahedan. Il capo della magistratura provinciale, Ebrahim Hamidi, ha definito i tredici come "mohareb" (nemici di Dio) e responsabili di “sequestri di stranieri, omicidi di innocenti e azioni terroristiche.” Organi di informazione statali avevano annunciato nei giorni scorsi che le impiccagioni sarebbero state 14 e che sarebbero avvenute in pubblico, tuttavia – ha spiegato Hamidi – “dopo consultazioni dell’ultimo minuto, le esecuzioni sono state effettuate in carcere”. Gli stessi media avevano anticipato che Abdolhamid Rigi, fratello del leader del Jundallah Abdolmalik Rigi, sarebbe stato tra gli impiccati, ma le autorità giudiziarie hanno fatto sapere che sarebbe stato messo a morte in seguito. Secondo Mahmood Amiry-Moghaddam, portavoce del network indipendente Iran Human Rights, "alcuni dei prigionieri impiccati il 14 luglio a Zahedan non avevano nessuna connessione con il gruppo Jundallah, e non erano nemmeno stati informati di essere stati condannati a morte."
 

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