MALESIA: ONG, ‘NON TUTTI E SEI MERITANO L’IMPICCAGIONE’

20 Luglio 2020 :

Una ONG contro la pena di morte obbligatoria il 17 luglio 2020 ha dichiarato che non tutti e sei i condannati all’impiccagione per l'omicidio di un vice procuratore commesso nel 2015 meritano la condanna capitale.
“Malaysians Against Death Penalty and Torture” (Madpet) ha affermato che nonostante i sei siano stati dichiarati colpevoli di coinvolgimento nell'omicidio del vice procuratore Kevin Morais, non tutti meritano di essere impiccati.
“La persona che ha pagato o ordinato l'omicidio deve ricevere la pena più alta.
"Forse anche la persona che ha materialmente commesso l'omicidio merita una severa punizione, ma il resto di loro, a seconda del loro coinvolgimento e della loro partecipazione, dovrebbe essere condannato di conseguenza dal giudice, sulla base dei fatti e delle circostanze del caso", ha detto il portavoce del Madpet, Charles Hector.
Il portavoce ha ribadito la richiesta di abolizione della pena di morte obbligatoria, sostenendo che privi il giudice della discrezionalità di condannare con equità gli imputati riconosciuti colpevoli di omicidio.
Il giudice, ha aggiunto, non ha avuto altra scelta che seguire la legge.
Hector ha aggiunto che il Paese dovrebbe eliminare tutte le condanne obbligatorie, non solo la pena di morte.
Giudici e corti, ha detto, dovrebbero poter decidere la condanna appropriata in ogni caso.
"Dovremmo fidarci dei nostri giudici e corti affinché impongano condanne adeguate e giuste, a seconda dei fatti e delle circostanze di ogni singolo caso, dopo aver preso in considerazione tutte le circostanze attenuanti e aggravanti".
L'ex medico militare R Kunaseegaran, insieme a R Dinishwaran, AK Thinesh Kumar, M Vishwanath, S Nimalan e S Ravi Chandaran, sono stati condannati a morte il 10 luglio 2020 per l'omicidio di Morais.

 

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