11 Luglio 2011 :
l'esecuzione di Humberto Leal Garcia 'pone gli Stati Uniti in violazione del diritto internazionale' secondo l'Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani, Navi Pillay, che ha espresso profondo rammarico per l'esecuzione avvenuta ieri in Texas del cittadino messicano, che era stato condannato a morte per omicidio nel febbraio 1998.Anche le Nazioni Unite hanno ricordato che a Leal Garcia non era stato garantito il diritto di rivolgersi alle autorità consolari del suo Paese negli Stati Uniti, contrariamente a quanto stabilito dalla Convenzione di Vienna.
Inoltre, nel 2004, la Corte Internazionale di Giustizia aveva emesso una sentenza, affermando che gli Usa dovevano riesaminare i casi di 51 cittadini messicani condannati a morte - tra cui anche quello di Leal Garcia - in quanto non avevano avuto accesso all'assistenza consolare.
Per Pillay, che si trova proprio in visita ufficiale in Messico, l'esecuzione di Leal Garcia 'minera' il ruolo della Corte internazionale di giustizia' e le ramificazioni sono suscettibili di diffondersi 'ben al di la' del Texas'.
In linea con Obama, il segretario di Stato Usa Hillary Clinton si e' detta 'delusa' dall'esecuzione. 'Se non proteggiamo i diritti degli stranieri negli Usa - ha detto la portavoce del Dipartimento di Stato Victoria Nuland, rischiamo seriamente di avere analoghe difficoltà con i nostri cittadini all'estero'.
Secondo la Clinton, ha aggiunto la sua portavoce, 'il rispetto da parte degli Stati Uniti dei termini della Convenzione di Vienna (sulla relazioni consolari) e' assolutamente cruciale'.