STUDIO: GLI OMICIDI DIMINUISCONO DOPO L’ABOLIZIONE DELLA PENA DI MORTE

07 Gennaio 2019 :

11 nazioni che hanno abolito la pena di morte hanno riscontrato una diminuzione degli omicidi.
Il dato è contenuto nello studio “Cosa succede al tasso di omicidi quando la pena di morte viene abolita? Uno sguardo a 11 nazioni che potrebbe sorprendere” (What Happens to Murder Rates when the Death Penalty is Scrapped? A Look at Eleven Countries Might Surprise You), pubblicato a dicembre dall’Abdorrahman Boroumand Center, un’organizzazione con sede a Washinfton DC che promuove i diritti umani e la democrazia in Iran.
Il rapporto ha esaminato i tassi di omicidio in 11 paesi che hanno abolito la pena capitale, constatando che dieci di questi paesi hanno registrato un calo degli omicidi nel decennio successivo all'abolizione.
I paesi venivano inclusi se rispettavano i seguenti criteri: avevano abolito formalmente la pena di morte da almeno dieci anni, almeno una condanna a morte era stata imposta o eseguita nel decennio precedente l'abolizione, e sul paese dovevano essere disponibili dati affidabili sul tasso di omicidi a cura della World Trade Organization.
I paesi che hanno soddisfatto i criteri dello studio sono Azerbaigian, Bulgaria, Polonia, Serbia, Estonia, Lettonia, Ucraina, Sudafrica, Kirghizistan, Georgia e Albania.
I ricercatori hanno confrontato i tassi di omicidi nei dieci anni successivi all'abolizione della pena di morte, e li hanno messi a confronto con i tassi dell'anno di abolizione.
Sei paesi (Azerbaijan, Bulgaria, Serbia, Estonia, South Africa, e Albania) hanno sperimentato tassi di omicidio al di sotto della linea di base per tutti e dieci gli anni successivi all’abolizione. Quattro paesi (Kirghizistan, Lettonia, Polonia e Ucraina) hanno avuto tassi superiori per uno o due anni, ma hanno visto gli omicidi scendere al di sotto della linea di base entro cinque anni, e hanno registrato tendenze generali al ribasso. Solo un paese nello studio, la Georgia, ha visto i tassi di omicidi tendersi verso l'alto nel decennio successivo all'abolizione, e 10 anni dopo l’abolizione verificare un aumento di 0,18 omicidi ogni 100.000 abitanti.
I restanti 10 paesi hanno invece registrato un calo medio di 6 omicidi ogni 100.000 abitanti.
A titolo di paragone, ricordiamo che il tasso medio degli Omicidi in Usa è di circa 4,5 ogni 100.000 abitanti, e in Europa (esclusi i paesi baltici, dove il tasso è quasi il triplo, sembra per l’incidenza dell’alcol) di 1,2 ogni 100.000.
Il tasso di omicidi in Italia è dello 0,6 ogni 100.000 abitanti. Un calo di 6 punti è quindi da considerarsi molto rilevante. Gli autori dello studio concludono: "I fautori della pena di morte sostengono che se lo stato rinuncia alla punizione definitiva incoraggia i potenziali criminali, o almeno indebolisca la deterrenza. Queste tesi, alla luce di questi dati, si rivelano infondate”.
Questi dati sono coerenti con i dati a livello statale negli Stati Uniti, che hanno ripetutamente mostrato tassi di omicidio più bassi negli stati che non hanno la pena di morte rispetto agli stati che l’hanno, e che la presenza o l'assenza della pena di morte non sembra influire sulle tendenze degli omicidi. Un'analisi del DPIC del 2017 ha rilevato che l'abolizione della pena di morte non ha avuto effetti misurabili sui tassi di omicidio in generale o sul tasso di uccisione degli agenti di polizia, contraddicendo gli argomenti popolari secondo cui la pena di morte è necessaria per la sicurezza pubblica e per proteggere i dipendenti delle forze dell'ordine.

 

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