12 Agosto 2020 :
La Corte Suprema di stato ha annullato il verdetto di colpevolezza di Lazale Ashby, che nel 2008 ne aveva comportato la condanna a morte. La Corte Suprema ha ritenuto che l’uso intenzionale di un informatore, che già in passato aveva collaborato con la pubblica accusa, e che era stato messo apposta nella sua cella, ha violato i diritti costituzionali dell’imputato, che a quel punto avrebbe dovuto essere informato che “qualsiasi cosa avesse detto avrebbe potuto essere usata contro di lui” etc. Ashby, 35 anni, nero, è accusato di aver violentato e ucciso, il 2 dicembre 2002, una ragazza di 21 anni, Elizabeth Garcia. Al momento dell’omicidio Ashby aveva compiuto 18 anni da 4 giorni. Ahsby sta anche scontando una condanna a 25 anni per un altro omicidio commesso il 1° settembre 2003, quello di Nahshon Cohen, 21 anni. Venne condannato a morte nella Hartford County il 28 marzo 2008 (vedi). Nel 2012 lo stato ha abolito la pena di morte, ma la legge non era retroattiva. In seguito la Corte Suprema in due diverse sentenze aveva definito incostituzionale tenere persone nel braccio della morte in uno stato dove la condanna a morte non sarebbe stata mai eseguita, ma non aveva disposto una commutazione “generale”, bensì aveva lasciato il compito alle varie corti che avevano emesso le condanne a morte di riesaminare i casi e provvedere a riparametrare le condanne. Ashby ottenne la commutazione in ergastolo senza condizionale il 20 giugno 2018 (vedi), e pochi mesi dopo, il 6 dicembre 2018 (vedi) anche l’ultimo detenuto del braccio della morte ottenne la commutazione.
