10 Novembre 2018 :
La Corte Suprema della Florida ha annullato la condanna a morte di Eriese Tisdale. Tisdale. 30 anni, nero, è accusato, ed in parte ha confessato, di aver ucciso, il 28 febbraio 2013, il sergente di polizia Gary Morales che lo aveva fermato per un controllo stradale. Una giuria popolare della St. Lucie County aveva votato per la condanna a morte il 9 ottobre 2015 (vedi), e il giudice Dan L. Vaughn aveva formalizzato la condanna a morte il 29 aprile 2016. Il suo processo però si è svolto “a cavallo” delle sentenze che dichiaravano incostituzionali le condanne a morte emesse non all’unanimità, e mentre il giudice che ha presieduto il processo ha sostenuto che facesse fede la data di inizio del processo, la Corte Suprema ha stabilito che fa fede la data in cui il processo è terminato. Che la condanna di Tisdale sembrasse destinata all’annullamento Nessuno tocchi Caino lo aveva segnalato già il 2 maggio 2016 (vedi), facendo propria una analisi del DPIC. Rivediamo le date. La condanna è stata formalizzata il 29 aprile 2016 (vedi) utilizzando una legge che recentemente era stata dichiarata incostituzionale. Il 12 gennaio 2016 (vedi) la Corte Suprema degli Stati Uniti, nel caso Hurst v. Florida, aveva dichiarato incostituzionale il potere che aveva il giudice di non tenere conto della raccomandazione espressa dalla giuria popolare, e di emettere eventualmente una condanna a morte anche in caso la giuria avesse deciso per una condanna all’ergastolo. Il 7 marzo 2016 il governatore ha ratificato una nuova legge, che è entrata immediatamente in vigore. La nuova legge ora in vigore prevede che quella emessa da una giuria popolare non sia più una semplice “raccomandazione”, ma sia una condanna vera e propria, con quindi l’obbligo per il giudice di rispettarla. Secondo la nuova legge, una giuria deve votare all’unanimità per riconoscere l’esistenza di almeno una aggravante che possa motivare una condanna a morte, e debba dare almeno 10 voti a favore per la fase successiva, la condanna vera e propria. Nel processo di Tisdale, la giuria popolare aveva votato all’unanimità per l’esistenza di aggravanti sufficienti, e 9-3 per la condanna. Il voto però era venuto (vedi 9 ottobre 2015) prima dell’entrata in vigore della nuova legge. All’obiezione dei difensori dell’imputato, il giudice Dan L. Vaughn ha ritenuto di poter rispondere che il voto all’unanimità sulla validità dell’aggravante rendeva superflua la contestazione che il voto della giuria era stato 9-3 per la condanna a morte, e non 10-2 come richiesto dalla nuova legge. La sentenza di oggi non annulla il verdetto di colpevolezza, ma solo la condanna a morte.