esecuzioni nel mondo:

Nel 2024

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Dal 2000 a oggi

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legenda:

  • Abolizionista
  • Mantenitore
  • Abolizionista di fatto
  • Moratoria delle esecuzioni
  • Abolizionista per crimini ordinari
  • Impegnato ad abolire la pena di morte

BARBADOS

 
governo: democrazia parlamentare sotto monarchia costituzionale
stato dei diritti civili e politici: Libero
costituzione: 30 novembre 1966
sistema giuridico: si basa sulla common law inglese
sistema legislativo: bicamerale, Senato e Camera dell'Assemblea
sistema giudiziario: Corte Suprema di Giustizia, giudici nominati dalle Commissioni per i servizi giudiziari e legali; la Corte di Giustizia Caraibica e la più alta corte d'appello
religione: 63,4% protestanti, 4,2% cattolici, 7% altri cristiani, 25,4% altro
metodi di esecuzione: impiccagione
braccio della morte: 11 (a fine 2014, secondo Amnesty International)
Data ultima esecuzioni: 0-0-1984
condanne a morte: 0
Esecuzioni: 0
trattati internazionali sui diritti umani e la pena di morte:

Patto Internazionale sui Diritti Civili e Politici

Primo Protocollo Opzionale al Patto

Convenzione sui Diritti del Fanciullo

Convenzione Americana sui diritti umani

Statuto della Corte Penale Internazionale (esclude il ricorso alla pena di morte)


situazione:
La pena di morte è obbligatoria per omicidio e tradimento e facoltativa per l’ammutinamento.
Nel 1990 le Barbados hanno abolito la pena di morte per i minorenni al momento del crimine.
Il 13 agosto 2002, il Parlamento ha approvato un emendamento alla Costituzione che abolisce alcune restrizioni alla pena di morte. Il Constitutional (Amendment) Act 2002 non solo previene gli effetti attenuanti della sentenza Pratt e Morgan del 1993 emessa dal Privy Council di Londra, che limita a 5 anni il periodo in cui un prigioniero può essere tenuto nel braccio della morte (l’adozione dell’emendamento comporta infatti che questa come altre decisioni del Privy Council non si applicheranno ai casi futuri), pone anche limiti di tempo agli organismi internazionali che devono esaminare i ricorsi dei detenuti e si propone di evitare che la decisione del Privy Council dell’11 marzo 2002, che dichiara illegale l’obbligatorietà delle condanne a morte nei paesi dei Caraibi Orientali, venga applicata alle Barbados.
Il 21 gennaio 2003, la Commissione Inter-Americana sui Diritti Umani (IACHR) ha informato le Barbados che l’emendamento costituzionale volto a rendere la pena di morte obbligatoria immune da ricorsi costituzionali contravviene agli obblighi imposti agli stati parte dalla Convenzione Americana sui diritti umani.
Il 6 luglio 2004, il Privy Council ha ammesso la costituzionalità della pena di morte quale sanzione obbligatoria per omicidio a Barbados e a Trinidad e Tobago. Considerata l'importanza della questione, per la prima volta il panel della Corte non era costituito dai consueti cinque giudici, ma da nove. Con cinque voti contro quattro, la Corte ha ribadito che la pena di morte obbligatoria è una misura disumana e degradante e contraria al diritto internazionale, ma ha stabilito che la lettera delle costituzioni di Barbados e Trinidad, contrariamente a quelle di altri paesi caraibici, impedisce al Privy Council di interferire. Secondo i cinque giudici della maggioranza, le costituzioni di questi due paesi impedirebbero chiaramente che leggi esistenti prima della loro promulgazione – come quelle relative alla pena di morte obbligatoria in caso di omicidio – possano essere annullate. Gli appelli erano stati presentati da quattro condannati a morte per omicidio: Charles Matthews di Trinidad, Lennox Boyce e Jeffrey Joseph delle Barbados e dal giamaicano Lambert Watson. Solo in quest’ultimo l’appello è stato accolto, determinando la dichiarazione di incostituzionalità della pena di morte quale sanzione obbligatoria in Giamaica.
Successivamente, con due pronunce (caso Boyce v Barbados del 2007 e caso Cadogan v Barbados del 2009) la Corte interamericana dei diritti umani ha stabilito che la condanna a morte obbligatoria prevista per omicidio nelle Barbados costituisce una violazione del diritto alla vita. Il governo delle Barbados ha accettato di modificare la legislazione nazionale per rimuovere la previsione dell’obbligatorietà della pena di morte. Tuttavia, al 31 dicembre 2012, la proposta di legge era ancora in corso in Parlamento.
Le Barbados sono tra gli undici firmatari dell’accordo del 2001 volto a stabilire una Corte Caraibica di Giustizia (CCJ), sostitutiva del Privy Council di Londra come corte d’appello di ultima istanza nella regione. Nel settembre del 2002, le Barbados hanno approvato un emendamento alla costituzione che gli consente di passare alla giurisdizione della Corte Caraibica di Giustizia, che è stata inaugurata a Trinidad il 16 aprile 2005.
Al 5 marzo 2015, solo quattro Stati – Barbados, Belize, Dominica e Guyana – erano passati sotto la sua giurisdizione.
I leader dei paesi caraibici vedono in essa la fine dell’ultimo retaggio del colonialismo, ma i militanti per i diritti umani sono preoccupati che con la nuova giurisdizione aumenteranno le esecuzioni essendo i governi caraibici per lo più a favore della pena di morte.
L’ultima esecuzione è avvenuta nel 1984, quando tre uomini sono stati impiccati lo stesso giorno.
Nel 2012 sono state pronunciate due condanne a morte secondo Amnesty International e i condannati nel braccio della morte, alla fine dell’anno, erano 5 secondo il “The Death Penalty Project”.

Le Nazioni Unite
Il 25 gennaio 2013, le Barbados sono state sottoposte alla Revisione Periodica Universale del Consiglio per i diritti umani dell'ONU. Per quanto riguarda la pena di morte, il governo ha osservato che non sembra esserci al momento un consenso nazionale o un sostegno bipartisan per l'abolizione. Tuttavia, la delegazione del Paese ha dichiarato che è sua opinione che il dato record di non aver usato la pena di morte per quasi 30 anni era già una presa di posizione molto forte. Sulla questione della pena di morte obbligatoria, la delegazione ha detto che un progetto di legge in tal senso era stato redatto e sarebbe stato sottoposto all’esame del Governo prima della sua presentazione in Parlamento.
Il 16 dicembre 2020, le Barbados hanno nuovamente votato contro la risoluzione per una moratoria delle esecuzioni capitali all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite.

 

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