esecuzioni nel mondo:

Nel 2024

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Dal 2000 a oggi

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legenda:

  • Abolizionista
  • Mantenitore
  • Abolizionista di fatto
  • Moratoria delle esecuzioni
  • Abolizionista per crimini ordinari
  • Impegnato ad abolire la pena di morte

GEORGIA

 
governo: repubblica
stato dei diritti civili e politici: Parzialmente libero
costituzione: adottata il 24 agosto 1995
sistema giuridico: basato sul diritto civile
sistema legislativo: monocamerale, Parlamento (Parlamenti)
sistema giudiziario: Corte Suprema; Corte Costituzionale; tribunali di primo e secondo grado
religione: 83,9% ortodossa, 9,9% musulmana, altre minoranze
braccio della morte:
Data ultima esecuzioni: 0-0-0
condanne a morte: 0
Esecuzioni: 0
trattati internazionali sui diritti umani e la pena di morte:

Patto Internazionale sui Diritti Civili e Politici

Primo Protocollo Opzionale al Patto

Secondo Protocollo Opzionale al Patto (per l'abolizione della pena di morte)

Convenzione sui Diritti del Fanciullo

Convenzione contro la Tortura ed i Trattamenti e le Punizioni Crudeli, Inumane o Degradanti

Convenzione Europea per la Protezione dei Diritti Umani e delle Libertà Fondamentali

Sesto Protocollo alla Convenzione Europea per la Protezione dei Diritti Umani e delle Libertà Fondamentali, relativo all'abolizione della pena di morte eccetto che per atti commessi in tempo di guerra o nell’imminenza di una guerra

Tredicesimo Protocollo alla Convenzione Europea per la Protezione dei Diritti Umani e delle Libertà Fondamentali, relativo all'abolizione della pena di morte in tutte le circostanze

Convenzione Europea per la Prevenzione della Tortura e dei Trattamenti e Punizioni Inumane e Degradanti

Statuto della Corte Penale Internazionale (esclude il ricorso alla pena di morte)


situazione:
La Georgia ha abolito la pena di morte per tutti i crimini nel 1997, con l'adozione di un nuovo Codice Penale che sostituisce la pena capitale con l'ergastolo. L'abolizione ha fatto seguito a un periodo di moratoria delle esecuzioni capitali.
Il 14 dicembre 2006, il Parlamento monocamerale della Georgia ha approvato degli emendamenti costituzionali che vietano esplicitamente la pena di morte e la tortura. Infatti, nonostante la pena di morte e la tortura fossero già vietate, alcuni articoli della Costituzione restavano ambigui.
L'ultima esecuzione in Georgia è avvenuta nel febbraio del 1995. Nel 1997, l'allora Presidente Eduard Shevardnadze aveva commutato 54 condanne a morte in 20 anni di prigione.
Il 22 maggio 2003, la Georgia ha ratificato il Tredicesimo Protocollo alla Convenzione Europea sui Diritti Umani che vieta la pena di morte in tutte le circostanze.
La pena di morte è ancora in vigore nelle due regioni separatiste dell'Abkhazia e della Ossezia del sud. Le due regioni sono di fatto indipendenti ma riconosciute all'estero come parte dello stato della Georgia. Il Codice Penale de facto dell'Abkhazia prevede la pena di morte per nove reati in tempo di pace e almeno 15 in tempo di guerra o minaccia imminente di guerra. Le autorità della regione hanno dichiarato una moratoria delle esecuzioni nel 1993.
La Ossezia del sud applica la pena di morte per il commercio o la fabbricazione di droghe illegali e la prevede per altri cinque reati. Nel 1992 il Consiglio dei Ministri de facto della regione ha emanato un decreto che rende operativa la legislazione russa e, dunque, seguendo l'esempio russo, dal 1996 la Ossezia del sud osserva una moratoria delle esecuzioni non ufficiale.

Il 29 settembre 2017, la Georgia ha votato a favore della risoluzione sulla pena di morte (L6/17) alla 36° sessione del Consiglio diritti umani.
Il 17 dicembre 2018, come negli anni precedenti, la Georgia ha cosponsorizzato e votato in favore della risoluzione per una moratoria delle esecuzioni capitali all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite.

 

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