Testimonianza per l’abolizione della pena capitale di Martin O’Malley, Governatore del Maryland

26 Luglio 2013 :


Martin O’Malley
Governatore del Maryland

Testimonianza per l’abolizione della pena capitale

Come Sindaco di Baltimora per sette anni, ho visto la nostra città diventare la più violenta e intossicata dalla droga in America. Ero molto, molto vicino all’esasperazione, a uno stato di angoscia, a un punto davvero drammatico. Sono stato testimone di crimini orrendi, reati violenti, omicidi, crimini contro l’umanità e contro i nostri stessi figli. Delitti che invocavano giustizia.
Per tutto il tempo in cui la città di Baltimora ha visto se stessa scivolare giù fino al punto di diventare la città più violenta e dedita alla droga d’America, la pena di morte è stata presente nei codici e non ha fatto assolutamente nulla per impedire questi crimini terribili.
Con uno sforzo concertato – facendo le cose che funzionano – abbiamo abbattuto la criminalità violenta del 42 per cento a Baltimora. Non grazie alla pena di morte, non per via di un uso massiccio della pena di morte, ma facendo le cose che funzionano. Informazioni tempestive e accurate condivise da tutti, ComStat [abbreviazione di “statistiche computerizzate”], allocazione mirata di risorse, soluzione di casi criminali, azioni penali più efficaci, un migliore e più ampiamente disponibile trattamento della tossicodipendenza... tutte queste cose funzionano.
Anche a livello statale stiamo facendo le cose che funzionano davvero per salvare vite umane: un’azione di polizia più efficace, una migliore tecnologia, strategie più intelligenti. E insieme con le forze dell’ordine, noi abbiamo portato i crimini violenti e gli omicidi ai livelli più bassi degli ultimi tre decenni.
Nel considerare se sostituire la pena di morte con l’ergastolo, a mio avviso, sono tre le domande alle quali dobbiamo rispondere:
La pena di morte funziona?
La pena di morte è il modo di fare un uso efficace dei dollari limitati dei nostri contribuenti?
La pena di morte è in linea con i nostri valori?

La pena di morte funziona?

Soprattutto in tempi difficili, se una politica pubblica è costosa e non funziona, a me sembra che si debba smettere di adottarla.
La pena di morte è esattamente questo. E’ costosa ed è evidente in modo schiacciante che non funziona.
In uno studio del 2009, l’88 per cento dei criminologi ha detto di non credere che la pena di morte scoraggi la criminalità violenta. La maggior parte dei capi della polizia ha concordato con loro, secondo una ricerca condotta separatamente lo stesso anno.
Faccio fatica a ricordare un solo episodio che abbia mai avuto luogo nella città di Baltimora – un omicidio o tentato omicidio – in cui uno qualsiasi dei colpevoli abbia mai confessato o comunicato di avere riflettuto per due secondi, sapendo che rischiava la pena di morte, prima di premere il grilletto.
Nel 2011, il tasso medio di omicidi negli Stati dove c’è la pena di morte è stato del 4,9 per 100.000 persone. Negli Stati senza pena di morte, il tasso di omicidi era inferiore. E’ stato del 4,1 per 100.000 abitanti.
Nel 2008, la Commissione di studio sulla pena capitale in Maryland ha tenuto ore di audizioni e ha esaminato giorni di testimonianze.
La Commissione, presieduta dall’ex Procuratore Generale Benjamin Civiletti, è stata quasi unanime nel ritenere che “l’amministrazione della pena di morte evidenzia chiaramente l’esistenza di un pregiudizio razziale”. La Commissione è giunta alla conclusione che nessun correttivo amministrativo avrebbe potuto porre fine a tale pregiudizio.
La Commissione ha inoltre accertato che, tra il 1995 e il 2007, il tasso di annullamento di sentenze capitali in Maryland è stato dell’80 per cento. Un recente editoriale del New York Times ha descritto questa percentuale come “incredibilmente alta”.
La Commissione ha inoltre rilevato che il costo pagato dai contribuenti per istruire e portare a compimento un caso capitale in Maryland è tre volte tanto il costo necessario per processare un caso di omicidio e ottenere una condanna senza pena di morte.
E la Commissione ha riscontrato che su 8,7 americani inviati al braccio della morte, almeno uno è stato poi scagionato perché risultato innocente. Ricerche successive ci dicono che, tra il 2000 e il 2011, ogni anno sono stati esonerati in media 5 condannati a morte.
Non esiste una cosa come l’infallibilità garantita della pena di morte... e non c’è modo di correggere un “errore” se giustiziamo una persona innocente.

I dollari dei contribuenti 

Ogni dollaro che buttiamo in un inefficace, imperfetto, arbitrario sistema capitale per punire omicidi passati, è un dollaro che non stiamo investendo per evitare omicidi futuri.
Una polizia efficace, l’Iniziativa per Prevenire la Violenza, la banca dati del DNA, delle impronte digitali, i lettori di targhe… queste sono tutte cose che funzionano, che servono a prevenire i crimini, a risolvere i casi, a ridurre i reati violenti e gli omicidi. L’abolizione della pena di morte in Maryland potrebbe liberare milioni di dollari da usare per fare di più di queste cose che funzionano davvero.

I nostri valori 

Infine, nel nostro mondo sempre più strettamente connesso, la maggior parte delle esecuzioni pubbliche oggi avviene in soli sette paesi: l’Iran, l’Iraq, la Repubblica Popolare Cinese, la Corea del Nord, l’Arabia Saudita, lo Yemen. E gli Stati Uniti d’America.
Signor Presidente, membri del Comitato, la nostra Repubblica non è stata fondata sulla paura o sulla vendetta o sul castigo, ma sulla libertà e la diversità.
La libertà, la giustizia, la dignità di ogni individuo, uguali diritti di fronte alla legge… Questi sono i principi che connotano il nostro carattere. Sono il patrimonio della nostra grande nazione, e la pena di morte è in contrasto con questi principi.
La pena di morte non ci rende più forti o più sicuri come popolo. Né la pena di morte rende le nostre leggi più efficaci o più giuste. La pena capitale è costosa, non funziona, e noi dovremmo sostituirla con l’ergastolo senza condizionale.

Testimonianza davanti alle Commissioni Giustizia del Senato e della Camera 
Annapolis, Maryland, 14 febbraio 2013