30 Gennaio 2002 :
Le autorità irachene hanno giustiziato tre persone e condannato altre sei a lunghe pene detentive con l´accusa di aver attaccato e ucciso membri del partito Baath al potere. Erano stati arrestati insieme ad altri dopo un assalto a una sezione del Baath a Baghdad nella quale erano rimasti uccisi due alti esponenti del partito, Hadi al-Muaid e Moussa Abedziboun. Le esecuzioni e le pene detentive sono state decise da un tribunale speciale a seguito di un processo sommario. Come è noto, in Iraq operano una serie di tribunali speciali amministrati dai vari servizi di sicurezza del paese, le cui decisioni non possono essere appellate e davanti ai quali agli imputati non è consentito avvalersi di avvocati difensori. (Fonti: Amman, Iraq Press, 30/01/2002)27 febbraio 2002: il Consiglio Supremo per la Rivoluzione Islamica, un gruppo di opposizione in Iraq, ha denunciato che due impiegati dell´ente petrolifero Al-Shuaiba di Bassora sono stati giustiziati i primi di febbraio. Il cugino del presidente Saddam Hussein, Ali Hassan Al-Majeed, aveva ricevuto informazioni secondo cui i due impiegati erano membri di un gruppo di opposizione e ne ha ordinato l´esecuzione sulla base di accuse per omissioni e negligenze e per la loro influenza negativa sugli altri membri dello staff. (Fonti: Kuna news agency, 27/02/2002)
15 aprile 2002: l´Ufficio per i Diritti Umani del Partito Comunista Iracheno ha detto che il regime di Saddam Hussein ha giustiziato 17 persone in marzo, alcune settimane dopo la visita nel paese dello Special Rapporteur delle Nazioni Unite sui diritti umani Andreas Mavromatis, il quale aveva chiesto al regime di porre fine alle esecuzini. Nei primi del mese, le autorità avrebbero ucciso 5 persone del villaggio di Al-Wahhabi nel Governorato di Al-Najaf con l´accusa di aver provocato scontri con la polizia e di aver preso parte insieme agli abitanti del paese all´uccisione di un poliziotto e di un membro del partito al governo. La polizia avrebbe arrestato i cinque uomini a dicembre 2001 durante un raid nel villaggio di Al-Wahhabi mentre cercava degli evasi. Inoltre 4 detenuti della prigione di Abu Ghraib, vicino Baghdad, sarebbero stati giustiziati il 15 marzo, mentre altri 8, del governorato di Al-Muthanna, il 21. (Fonti: Al-Sharq al-Awsat, monitorato da BBC, 16/04/2002)
12 agosto 2002: il giornale del Partito Comunista iracheno, Tariq al-Sha´b, ha riportato che il 25 giugno le autorità irachene hanno restituito alle rispettive famiglie i cadaveri di tre oppositori che avevano giustiziato nel Distretto di Al-Hindiyah e dintorni. I loro nomi sono: Karim Muhammad Al-Nashmi, 35 anni; Aid Jasim Abd Ayub; Ali Abbis Khashan. Le autorità hanno proibito alle famiglie degli uccisi di tenere le cerimonie funebri. Altre esecuzioni sarebbero avvenute in giugno nei confronti di persone che avrebbero tenuto un comportamento ostile al regime o per aver espresso opinioni considerate "ostili" dal regime. Il 23 giugno cinque persone sono state giustiziate nella prigione di Abu Ghraib, tre delle quali per ragioni politiche: Jabbar Sadiq Ali, di Bassora, nato nel 1962; Fadil Mahdi Jawad, di Al-Shatrah, nato nel 1971; Khalil Baqir Hashim, di Baghdad, nato nel 1973. Le autorità non hanno restituito alle famiglie i cadaveri dei congiunti che sarebbero stati seppelliti in un luogo segreto.
Una settimana prima, attorno alla metà di giugno, nella prigione di Abu Ghraib sono stati uccisi altri cinque detenuti arrestati per ragioni politiche. Solo due di loro erano stati condannati a morte: Naji Hamid Zahid, di Baghdad, nato nel 1975; Abd-al-Salam Hadi Jawad, di Bassora, nato nel 1964. Gli altri tre detenuti non erano stati nemmeno condannati: Ghanim Ala Mahdi, di Al-Nasiriyah, nato nel 1962; Mahmud Hadi Nasif, di Baghdad, nato nel 1969; Faris Abbas Wadi, nato nel 1965. Neanche in questo caso le autorità hanno permesso alle famiglie di seppellire i loro parenti. I cinque cadaveri sono stati portati al cimitero Sayd Ibrahim nel Distretto di Al-Jadiriyah a Baghdad scortati da una pattuglia della Direzione della Sicurezza Generale e seppelliti nell´oscurità della notte. (Fonti: Tariq al-Sha´b, monitorato da BBC, 12/08/02)
9 settembre 2002: il giornale Regay Kurdistan ha riportato una notizia diffusa dall´ufficio per i diritti umani del Partito Comunista Iracheno secondo la quale 18 cittadini sarebbero stati giustiziati dal regime di Baghdad a luglio. Un gruppo di 13 persone era accusato di lavorare per l´opposizione. I loro nomi sono: Hatim Husayn Mish´al, Farhan Qasim Husayn, Dawud Ali Awni, Basim Ali Wa´il, Nasir Muhsin Jawad, Ubayd Husayn Hasan, Khaz´al Ibrahim Naji, Mahmud Wadi Salman, Abbas Makki Hatam, Salman Muhsin Aba, Ra´d Makki Farhan, Qays Ali Ubayd, Riyad Hisa Adil.L´articolo riporta inoltre i nomi di altri cinque cittadini giustiziati in quanto accusati di lavorare per la resistenza islamica: Fadil Mirud Khaya Al-Hamdani, Salah Jabir Al-Hamdani, Falah Jabir Al-Hamdani, Jasim Ahmad Al-Hamdani, Ali Jawad Al-Haydari. Alle famiglie dei 18 giustiziati è stato chiesto di pagare 75.000 dinari, dopo essergli stato spiegato che il denaro era destinato a coloro che hanno effettuato le esecuzioni. (Fonti: Regay Kurdistan, monitorato da BBC, 10/09/2002)
30 settembre 2002: l´Istituto per i Diritti Umani, legato al Partito Comunista Iracheno, ha detto che 15 dissidenti politici sono stati giustiziati nella prigione di Abu Ghraib, a ovest della capitale. Le esecuzioni sarebbero avvenute il 21 luglio e i corpi sarebbero stati bruciati di notte in una fossa comune nel cimitero di al-Karkh a Baghdad. Il gruppo di opposizione che ha sede nella regione autonoma kurda dell´Iraq settentrionale ha riportato 33 esecuzioni di prigionieri politici in luglio e ha chiesto alla comunità internazionale di mandare osservatori sui diritti umani in Iraq insieme agli ispettori sugli armamenti. "Mentre il governo afferma ipocritamente di proteggere il popolo iracheno dai rischi di un attacco USA e altre cose del genere, le esecuzioni proseguono," ha dichiarato il gruppo. (Fonti: AP, Sun Herald, 30/09/2002)
28 ottobre 2002: Jamawar, un giornale indipendente diffuso nella zona settentrionale dell´Iraq popolata dai kurdi, ha riportato la notizia della esecuzione di 6 prigionieri politici sospettati di avere legami con l´opposizione irachena. I nomi delle persone giustiziate dal commissariato di pubblica sicurezza di Baghdad sono: Abbas Faraj, Naji Dulaimi, Mohammad Omar, Mohammad Ridha Ismael, Ryad Fadhel e Abbas Nasser. Il giornale non ha chiarito se le esecuzioni avrebbero avuto luogo prima o dopo il decreto di amnistia nei confronti di "tutti" i prigionieri detenuti in Iraq, emesso dal presidente Saddam Hussein il 20 ottobre. (Fonti: Al-Bawaba News, 28/10/2002)