Il Premio l'Abolizionista dell'Anno

Il conferimento del Premio "Abolizionista dell'Anno 2014", con Emma Bonino e Bako Arifari, Ministro degli Esteri del Benin, luglio 2014, sede del Partito Radicale, Roma

03 Marzo 2017 :


IL PREMIO “L’ABOLIZIONISTA DELL’ANNO 2014”

Il Premio “L’Abolizionista dell’Anno 2014”, promosso da Nessuno tocchi Caino quale riconoscimento alla personalità che più di ogni altra si è impegnata sul fronte dell’abolizione, è conferito quest’anno al Presidente del Benin Boni Yayi.
A partire dalla sua elezione alla guida del Benin nel 2006, Boni Yayi ha iscritto l’abolizione della pena capitale tra le grandi riforme da realizzare. “Si tratta di trovare i modi per conciliare l’evoluzione del diritto verso una maggior umanità con l’applicazione di una pena che aiuti a correggere e a riorientare chi si è perso o è finito ai margini della società”, ha scritto il Presidente Yayi nella Prefazione al Rapporto 2014 di Nessuno tocchi Caino.
Nel febbraio 2009, un anno dopo la sua creazione avvenuta per decreto presidenziale, la Commissione ad hoc per la revisione della Costituzione ha riscritto l’Articolo 15 della legge fondamentale del Paese in questi termini: “Ogni individuo ha diritto alla vita, alla libertà, alla sicurezza e all’integrità della sua persona… Nessuno può essere condannato a morte”.
Il 5 luglio 2012, con il deposito dello strumento di adesione, il Benin è divenuto parte del Secondo Protocollo Opzionale al Patto Internazionale sui Diritti Civili e Politici, relativo all’abolizione della pena di morte. La legge di ratifica del Secondo Protocollo era stata approvata dall’Assemblea Nazionale con una schiacciante maggioranza.
Il 20 dicembre 2012, il Benin ha co-sponsorizzato e votato a favore della Risoluzione per una Moratoria delle esecuzioni capitali all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite.
Nei primi di luglio 2014, il Benin ha ospitato una conferenza panafricana volta a sensibilizzare i Governi del continente per il voto a favore della nuova Risoluzione pro moratoria all’ordine del giorno dell'Assemblea Generale ONU nel dicembre 2014 e per l’adozione di un Protocollo aggiuntivo alla Carta Africana dei Diritti dell’Uomo e dei Popoli per l'abolizione della pena di morte.

Il Premio “L’Abolizionista dell’Anno” è un’opera in bronzo, creata appositamente dall’artista Massimo Liberti, che raffigura una Terra a forma di palloncino sul quale sono seduti dei bambini per volare più in alto e guardare lontano.