Premio Abolizionista dell'Anno

15 Marzo 2017 :

DEDICA

A Tsakhia Elbegdorj

Presidente della Mongolia

Il 14 gennaio 2010, il Presidente della Mongolia Tsakhia Elbegdorj ha introdotto una moratoria sulle esecuzioni capitali, un passo decisivo verso l’abolizione della pena di morte nel Paese. “La maggioranza dei Paesi del mondo ha scelto di abolire la pena di morte. Noi dovremmo andare nella stessa direzione… A partire da domani grazierò i prigionieri del braccio della morte”, ha detto Elbegdorj davanti al Parlamento.

Nel suo discorso di annuncio della moratoria, il Presidente Elbegdorj ha sottolineato che il 2011 è il centenario dell’Indipendenza del Paese e ha chiesto a tutti i cittadini di celebrare l’occasione garantendo che nessun cittadino mongolo sia privato della vita per mano dello Stato.

Una legge per la ratifica del Secondo Protocollo Opzionale al Patto Internazionale sui Diritti Civili e Politici, relativo all’abolizione della pena di morte, è già stata approvata dalle commissioni parlamentari competenti e attende ora il voto finale del Parlamento.

Il 21 dicembre 2010, per la prima volta, la Mongolia ha votato a favore della Risoluzione per una moratoria universale sull’uso della pena di morte all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite. Nelle due precedenti sessioni del 2007 e del 2008, la Mongolia aveva votato contro.

Tsakhia Elbegdorj ha collaborato alla stesura della nuova Costituzione grazie alla quale la Mongolia è divenuta il primo Paese costituzionalmente democratico dell’Asia Centrale. Nel 2000 ha fondato il Mongolia’s Liberty Center, una Ong per i diritti umani, la libertà d’espressione e l’educazione e nel 2009 ha vinto le elezioni come candidato del Partito Democratico con il 51,2% dei voti, divenendo il primo Presidente della Mongolia a non essere stato membro del Partito Rivoluzionario del Popolo Mongolo.