Risoluzione dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite sulla Moratoria Universale delle esecuzioni capitali

20 Novembre 2007 :

Sessantaduesima sessione
Promozione e protezione dei diritti umani
Risoluzione 62/149
Approvata a New York il 18 dicembre 2007 con 104 voti a favore, 54 contrari e 29 astenuti
 
Moratoria sull’uso della pena di morte
 
L’Assemblea Generale,
 
     In conformità con gli scopi e i principi contenuti nella Carta delle Nazioni Unite;
     Richiamando la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, il Patto Internazionale sui Diritti Civili e Politici e la Convenzione sui Diritti del Fanciullo;
     Richiamando anche le risoluzioni sulla questione della pena di morte adottate nell’ultimo decennio dalla Commissione per i Diritti Umani in tutte le sue sessioni, l'ultima essendo la risoluzione 2005/59, con cui la Commissione ha invitato gli Stati che ancora mantengono la pena di morte ad abolirla completamente e, nel frattempo, a stabilire una moratoria delle esecuzioni;
     Richiamando inoltre gli importanti risultati conseguiti dall’ex Commissione per i Diritti Umani sulla questione della pena di morte, e prevedendo che il Consiglio Diritti Umani possa continuare a lavorare su questo tema;
     Considerando che l’uso della pena di morte mina la dignità umana, nella convinzione che una moratoria sull’uso della pena di morte contribuisca a migliorare e sviluppare progressivamente i diritti umani, che non esiste alcuna prova decisiva che dimostri il valore deterrente della pena di morte e che eventuali errori od omissioni giudiziari nell’applicazione della pena di morte siano irreversibili e irreparabili;
     Accogliendo con favore le decisioni prese da un numero crescente di paesi di applicare una moratoria delle esecuzioni, a cui ha fatto seguito in molti casi l’abolizione della pena di morte;
 
1. Esprime la sua profonda preoccupazione per il continuo uso della pena di morte;
 
2. Invita tutti gli Stati che ancora hanno la pena di morte a:
     (a) rispettare gli standard internazionali che prevedono salvaguardie che consentono la protezione dei diritti di chi rischia la pena di morte, in particolare gli standard minimi, come stabiliti nell’allegato alla risoluzione 1984/50 del 25 maggio 1984 del Consiglio Economico e Sociale;
     (b) fornire al Segretario Generale ogni informazione relativa all’uso della pena capitale e al rispetto delle salvaguardie poste a tutela dei diritti degli imputati in processi capitali;
     (c) limitare progressivamente l’uso della pena di morte e ridurre il numero dei reati per i quali può essere comminata;
     (d) stabilire una moratoria delle esecuzioni nella prospettiva dell’abolizione della pena di morte;
 
3 Invita gli Stati che hanno abolito la pena di morte a non re-introdurla;
 
4 Chiede al Segretario Generale di riferire all’Assemblea Generale nella sua sessantatreesima sessione sull’applicazione di questa risoluzione;
 
5 Decide di continuare la discussione sulla questione alla sessantatreesima sessione sotto lo stesso punto all’ordine del giorno.