CINA: GIUSTIZIATO PER DUE OMICIDI AL CHECKPOINT PER IL CORONAVIRUS

La Corte Suprema del Popolo

13 Luglio 2020 :

Un uomo che in Cina accoltellò a morte due persone a un checkpoint legato all’emergenza per il coronavirus, nel sud-ovest del Paese, è stato giustiziato il 9 luglio 2020, ha comunicato la Corte Suprema del Popolo.
Ma Jianguo si stava recando con degli amici in un villaggio nella provincia dello Yunnan per una festa di karaoke quando il loro veicolo dovette fermarsi a una barriera.
Un membro del gruppo cercò di rimuovere la barriera, scatenando una lite con le persone che la gestivano.
Ma, 24 anni, pugnalò più volte due volontari del checkpoint all'addome, uccidendoli, ha detto la Corte sul suo account ufficiale sui social media.
Al momento degli omicidi, lo scorso febbraio, decine di milioni di cinesi erano rinchiusi a casa mentre il Paese era alle prese con un peggioramento dell'epidemia di coronavirus.
"Durante un'importante risposta all’emergenza sanitaria di primo grado nella provincia di Yunnan, Ma Jianguo ha rifiutato di attenersi alle politiche di prevenzione e controllo delle epidemie, nonché alle misure di controllo del traffico", è scritto nella sentenza della Corte.
Da quando l'epidemia di coronavirus è esplosa alla fine dell'anno scorso nella città centrale di Wuhan, nell'Hubei, le autorità cinesi hanno accusato centinaia di persone di reati legati all’emergenza sanitaria.
Le accuse includono la diffusione di "voci" sul contagio, l'occultamento dell'infezione e il mancato rispetto delle linee guida per la prevenzione dell'epidemia. Si ritiene che quella di Ma sia la prima esecuzione praticata per un reato legato all'epidemia.

 

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