FILIPPINE: POSSIBILI SANZIONI INTERNAZIONALI IN CASO DI REINTRODUZIONE DELLA PENA DI MORTE

03 Agosto 2020 :

Una rappresentante della Commissione per i Diritti Umani (CHR) filippina ha avvertito il governo di Manila di possibili sanzioni da parte della comunità internazionale in caso di ripristino della pena capitale nel Paese.
Reintrodurre la pena di morte costituirebbe una violazione del diritto internazionale poiché le Filippine sono firmatarie di un trattato internazionale che prevede l'abolizione della pena capitale, ha detto la commissaria del CHR Karen Gomez-Dumpit nel corso della trasmissione "The Chiefs" su One News/TV 5, il 29 luglio 2020.
Dumpit ha dichiarato che non vi è alcuna possibilità di escludere condizioni del Secondo Protocollo Opzionale al Patto Internazionale sui Diritti Civili e Politici, ratificato dalle Filippine nel 2007.
Il Trattato riconosce che l'abolizione della pena di morte contribuisce al rafforzamento della dignità umana e al progressivo sviluppo dei diritti umani. I suoi firmatari assumono l’impegno che nessuna persona venga giustiziata sotto la sua giurisdizione.
"Ovviamente possiamo sempre contestarlo, ma dovremmo prepararci alle conseguenze perché sarebbe in gioco la credibilità di uno stato che stipula accordi", ha affermato Dumpit.
"Tutto dipende dagli impegni. Si tratta di essere credibili come Stato parte in grado di rispettare e non sottrarsi a tali impegni", ha aggiunto.
Dumpit ha avvertito che le Filippine potrebbero subire conseguenze, come la rimozione dall'elenco dei Paesi che beneficiano di tariffe più basse nell'Unione Europea.
Anche restringendo il campo di applicazione della pena di morte a determinati reati di droga si violerebbe il diritto internazionale e il diritto umano fondamentale alla vita, ha aggiunto.
Ha sostenuto che il ripristino della pena di morte non sarebbe un deterrente per la criminalità, ricordando che gli studi dimostrano l'inefficacia della pena capitale nel contenere i crimini.
“La severità della punizione non sarà mai un deterrente. In realtà ci vuole un rigoroso lavoro di polizia, di intelligence e una corretta applicazione delle leggi ", ha detto Dumpit.
"È una falsa promessa affermare che la pena di morte sarebbe un deterrente per la criminalità, specialmente per i crimini più atroci. Questa è semplicemente una falsa promessa", ha aggiunto.

 

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