GHANA: MISSIONE DI NESSUNO TOCCHI CAINO PER ABOLIZIONE PENA DI MORTE

Da sinistra: Zamparutti, Mumuni, Perduca, Guma

09 Dicembre 2010 :

Dopo le missioni in Zambia, Mali e Congo-Brazaville, continua in Ghana la campagna di Nessuno tocchi Caino per l’abolizione della pena di morte in Africa. Una delegazione dell’Associazione radicale, composta dalla Deputata e Tesoriera di Nessuno tocchi Caino Elisabetta Zamparutti e dal Senatore Marco Perduca, accompagnati dall’Ambasciatore italiano ad Accra, Tullio Guma, ha incontrato il Ministro degli Esteri Alhaji Muhammad Mumuni, reduce dalla riunione dell’ECOWAS ad Abuja convocata d’urgenza sulla crisi in Costa d’Avorio.
Il ministro si è congratulato per la perseveranza di Nessuno tocchi Caino e del Partito Radicale nella battaglia in difesa dei diritti umani e per aver compreso gli sforzi in atto nel Paese su questa materia. “Per noi – ha detto Mumuni – l’affermazione dei diritti umani è inseparabile dal processo di democratizzazione che vogliamo consolidare”. Sulla questione della pena di morte, il Ministro degli Esteri ha detto che “pur prevista nell’ordinamento, è in atto una moratoria di fatto”. “Va considerato – ha aggiunto – che la pena di morte è anche un fatto emozionale e, quindi, il dibattito sulla questione deve essere globale: un conto è ciò che pensa l’elite politica, un altro conto è il sentimento popolare”. “Io personalmente ne ho discusso più volte con l’Attorney General e siamo d’accordo con l’abolizione”, ha dichiarato il ministro Mumuni.
Riguardo alla posizione del Ghana sulla Risoluzione per la Moratoria universale delle esecuzioni capitali in discussione al Palazzo di Vetro, il Ministro degli Esteri si è impegnato a porre la questione del passaggio dal voto di astensione, espresso un mese fa alla Terza Commissione dell’Assemblea Generale, a un voto favorevole in plenaria (previsto il 20 dicembre prossimo), a tal fine convocando una riunione del consiglio dei ministri.
La pena di morte è presente nei codici del Ghana sin dalla introduzione nel Paese della common law inglese nel 1874, ed è prevista tuttora per omicidio, tradimento e rapina a mano armata, reati per i quali condanne capitali continuano a essere comminate. I detenuti attualmente in attesa di esecuzione sono 104, tutti rinchiusi nella Medium Security Prison di Nsawam, in una cella della prigione che può contenere solo 24 prigionieri. In questi ultimi anni, a sfoltire le presenze nel braccio della morte, ci ha pensato il Presidente del Ghana, John Kufuor, cattolico devoto e detto ‘il gigante buono dell’Africa’, con una serie di grazie presidenziali, l’ultima delle quali intervenuta alla fine del suo mandato nel gennaio 2009, quando sono stati graziati oltre 500 detenuti, tra cui tutti i prigionieri del braccio della morte.
La missione in Ghana fa parte del “Progetto Africa” di Nessuno tocchi Caino per l’attuazione della risoluzione ONU per la moratoria delle esecuzioni e l’abolizione della pena di morte in Africa. Il progetto, finanziato in parte dall’Unione Europea e della durata di due anni, prevede per il primo anno la realizzazione di missioni in 8 Paesi africani e per il secondo anno la tenuta di due conferenze regionali.
 

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