IRAN - 200 donne protestano per le condizioni disumane della prigione di Qarchak.

15 Novembre 2019 :

200 donne protestano per le condizioni disumane della prigione di Qarchak. Quasi 200 detenute nella famigerata prigione di Qarchak a Varamin descrivono in dettaglio le orribili condizioni della prigione in una lettera al direttore generale delle prigioni di Teheran. Le detenute hanno annunciato sabato 17 agosto 2019 che avrebbero rifiutato il cibo fornito dall’amministrazione fino a quando le loro richieste non fossero state soddisfatte. Nella loro dura lettera al direttore generale delle carceri, Heshmatollah Hayat al-Ghayb, le donne detenute nella sezione 5 della prigione di Qarchak, hanno scritto che a causa delle terribili condizioni di detenzione alcune donne, sopraffatte dal dolore emotivo, dall’intensa rabbia e dalla frustrazione avevano cominciato a compiere atti di autolesionismo. Altre ancora sono stati costrette a lavorare per le loro compagne di cella, lavando i loro panni sporchi, per guadagnare piccole cifre per comprare alcuni beni essenziali. Infatti, poiché alle loro famiglie è stato vietato di portare loro vestiti dall'esterno della prigione, sono state costrette a comprare vestiti a caro prezzo e di bassa qualità dallo spaccio interno della prigione. Le donne hanno ricordato di aver passato due settimane molto dure mentre le autorità carcerarie disponevano una serie di perquisizioni e cambiamenti in vista dell’ispezione effettuata il mese scorso dallo stesso Heshmatollah Hayat al-Ghayb, ispezione che la direzione della prigione voleva avesse un esito positivo. “I detenuti sono stati costretti a lavare e ripulire l’intera prigione, a trasportare i pesanti vasi di piante che hanno incorniciato la sua visita di pochi minuti, e poi sono state rimosse tutte le corde per stendere il bucato, impedendo quello che è da molti anni l’unico sistema che hanno molte di noi di guadagnare qualcosa lavando il bucato dei detenuti maschi”. “Ma noi donne detenute del braccio 5 abbiamo cercato di spiegare i problemi della prigione a te e alla tua delegazione durante quella stessa visita, ma i nostri sforzi sono stati vani", hanno detto le detenute. La prigione femminile di Qarchak, situata sull'autostrada Teheran-Varamin, ospita circa 2.000 donne e alcuni bambini. Nel carcere non c’è una divisione dei detenuti effettuata a seconda del reato o della natura, politica o comune, dei reati. Sono stati segnalati diversi casi di aggressione a datenuti politici da parte di detenuti comuni, spesso su istigazione del personale di custodia. Sia il cibo che l’assistenza sanitaria sono molto carenti, il che periodicamente provoca pericolose epidemie. Un elevato numero di detenuti ha contratto epatite e/o AIDS. La prigione ha solo quattro docce ogni 200 detenuti. L'acqua che esce dai rubinetti è salmastra, e ha causato numerose malattie della pelle e altre complicazioni di salute per i detenuti. I detenuti e le detenute che protestano vengono minacciate di trasferimento nei reparti di isolamento, dove di solito vengono tenute le persone con gravi problemi mentali. Le condizioni di questa prigione sono così negativamente famose da essere utilizzate come mezzo per esercitare pressioni sui prigionieri politici di Evin, il principale carcere di Teheran. La minaccia di “trasferimento a Qarchak” viene fatta sia dal personale della Procura, sia dai dirigenti di Evin.

 

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