18 Giugno 2020 :
Altri due “omicidi d’onore” a meno di un mese dal brutale omicidio di Romina. La notizia è riportata il 17 giugno da women.ncr-iran.org. ma i fatti risalgono ai giorni scorsi.
Meno di un mese dopo l'omicidio di Romina Ashrafi (vedi NtC 27/05/2020), altri due delitti d'onore hanno scosso la società iraniana. Due giovani donne sono state brutalmente assassinate dal padre e dal marito il 14 e 15 giugno 2020.
Secondo l’agenzia di stampa filogovernativa Rokna, che riporta la news il 16 giugno, Reyhaneh Ameri, 22 anni, di Kerman, è stata uccisa a colpi d’ascia da suo padre il 15 giugno. Il padre aveva già tentato di ucciderla tre anni fa rompendole le braccia e le gambe, ma la ragazza, all’epoca, era stata salvata dall’intervento della sorella.
In un altro caso, Fatemeh Barahi, 19 anni, è stata decapitata dal marito, che era anche suo cugino, nella città di Abadan, domenica notte, 14 giugno 2020. Il marito ha detto alla polizia di aver lasciato la testa di Fatima nell'area di Bahar vicino al fiume Shir Bahman. L’anno scorso Fatemeh era stata costretta dai familiari a sposare il cugino in un matrimonio combinato e forzato. Anche questa notizia è stata pubblicata originariamente dall’agenzia di stampa filogovernativa Rokna il 16 giugno.
Secondo i media statali, almeno quattro delitti d'onore hanno avuto luogo a maggio e giugno nelle provincie di Gilan, Sistan e Baluchestan, Kerman e Khuzestan.
Come è noto, il codice penale islamico in vigore in Iran, nonostante vada sotto la definizione di “nuovo”, e sia stato adottato nell’aprile 2013, prevede forti attenuati o anche delle esimenti per l’uomo che uccide una donna della sua famiglia. L’articolo 301 prevede che non possano essere condannati a morte i padri che uccidono una figlia o i nonni che uccidano una nipote.
L'articolo 630 dello stesso codice sancisce la non punibilità per l’uomo che sorprenda la moglie durante un rapporto extraconiugale, e uccida d’impeto sia lei che, eventualmente, l’amante.
