IRAN - Catastrofe umanitaria incombente nella prigione di Karaj.

30 Maggio 2020 :

Catastrofe umanitaria incombente nella prigione di Karaj. Dai detenuti giunge un appello affinché la comunità internazionale faccia pressione perché vengano presi provvedimenti urgenti per salvare le loro vite.
Nella zona di Karaj ci sono tre grandi prigioni: la prigione di Rajai Shahr (nota anche come prigione di Gohardasht), la prigione di Ghezel Hesar e la prigione centrale di Karaj. La Prigione Centrale è quella che ospita detenuti di minor pericolosità, e in quanto tale nei mesi scorsi, per arginare il coronavirus, molti suoi detenuti erano stati mandati in licenza (vedi NtC 29/03/2020). Il 20 maggio queste “scarcerazioni provvisorie” sono scadute, e centinaia di detenuti si sono ripresentati al carcere. Sono stati tutti ammassati nell’ex officina del carcere, in un reparto denominato "Souleh", un capannone di 2500 metri quadrati ora adibito a reparto di quarantena. Tra persone appena arrestate e quelle tornate dalle scarcerazioni provvisorie, circa 600 persone sono ammassate “in condizioni catastrofiche” in questo reparto, con precauzioni igieniche e sanitarie praticamente nulle.
Alla data del 23 maggio, erano solo 100 i detenutidi questo reparto che erano stati sottoposti a test.
Diversi di loro sono risultati positivi e sono stati trasferiti in un luogo sconosciuto. Gli altri detenuti dovranno aspettare per essere testati in seguito.
Una fonte attendibile ha dichiarato: “Invece di prolungare i rilasci provvisori per prevenire un'ulteriore diffusione del virus, il procuratore di Karaj sta riarrestando tutti. Solo quelli rientrati al reparto Souleh sono tra i 300 e i 400".
La fonte ha detto: “I detenuti sono confusi e sotto stress. Dicono che non temono la morte. Ciò che è difficile per loro è morire a causa del caos e della cattiva gestione. Non è chiaro chi sia malato in questo reparto e chi no”.
Il sistema idrico e fognario del reparto non è sufficiente per questo numero di persone. I servizi igienici sono generalmente intasati ed evacuati dalle pompe. Il cattivo odore delle acque reflue ha reso intollerabile l'atmosfera del reparto.
I detenuti della Prigione Centrale di Karaj esortano le organizzazioni internazionali e tutti i loro connazionali ad agire per salvare le loro vite.

https://iran-hrm.com/index.php/2020/05/28/central-prison-of-karaj-a-humanitarian-catastrophe-in-the-making/

https://irannewsupdate.com/news/human-rights/7115-600-iranian-prisoners-exposed-to-coronavirus-human-rights-defenders.html

 

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