IRAN - Javad Kakha è stato impiccato nella prigione centrale di Arak il 16 settembre.

25 Settembre 2020 :

Javad Kakha è stato impiccato nella prigione centrale di Arak il 16 settembre. Giovedì 17 settembre, il quotidiano Shargh ha pubblicato un articolo a firma Emadeddin Baghi che faceva riferimento all'esecuzione di un prigioniero nella prigione centrale di Arak. Sul suo canale Telegram, Baghi ha identificato il prigioniero giustiziato come Javad Kakha, che è stato impiccato il 16 settembre. Una parte dell'articolo recita: "Il punto della storia, come risulta chiaro dalla sentenza del tribunale, è che lui, sua moglie e sua cognata sono andati al mercato di Delijan. Qui un uomo ha turbato il suo onore (ossia quello di una delle donne). Javad lo avverte che le donne sono sotto la sua tutela, e gli intima di lasciarli in pace; ma il defunto ha continuato a insistere. Ne è scaturita una lite nel corso della quale, secondo i testimoni, l’importunatore ha estratto un coltello. I due uomini si sono azzuffati, e cadendo per terra l’importunatore si è infilzato nel suo stesso coltello. Javad si è allontanato, ma sei ore dopo l’uomo è morto nell’ospedale di a Delijan”. L’articolo continua, sostenendo che un primo processo, tenutosi davanti alla 32° sezione del tribunale locale, si era concluso con la richiesta di indagini più approfondite perché i fatti no sembravano sufficientemente chiari. Un secondo processo si è tenuto senza disporre gli approfondimenti richiesti, e giungendo alla condanna a morte di Javad Kakha. Il giornalista nel concludere il suo articolo stigmatizza la poca attenzione che il caso ha ricevuto: “Se è possibile criticare le sentenze dei tribunali, e abbiamo potuto scriverne, forse, con un impegno maggiore, avremmo potuto prevenire una condanna a morte così scarsamente motivata. Non potete nemmeno immaginare la tragedia che colpisce una famiglia”.

 

https://iranhr.net/en/articles/4435/

 

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