IRAN - L'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i diritti umani Michelle Bachelet esorta a riconsiderare le sanzioni

26 Marzo 2020 :

L'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i diritti umani Michelle Bachelet martedì 24 marzo ha esortato la comunità internazionale a riconsiderare urgentemente le sanzioni economiche imposte a paesi come l'Iran, per prevenire il collasso dei loro sistemi sanitari. "In questo momento cruciale, sia per ragioni di salute pubblica globale, sia per sostenere i diritti e la vita di milioni di persone in questi paesi, le sanzioni settoriali dovrebbero essere alleggerite o sospese", ha dichiarato Bachelet in una nota. "In un contesto di pandemia globale, ostacolare gli sforzi medici in un paese aumenta il rischio per tutti noi", ha affermato, e ha insistito sul fatto che le esenzioni umanitarie alle misure sanzionatorie dovrebbero avere un effetto ampio e pratico, con un'autorizzazione rapida e flessibile per le apparecchiature mediche essenziali e forniture. Ancor prima della pandemia, Bachelet aveva sottolineato che i rapporti a lei inviati avevano ripetutamente sottolineato l'impatto delle sanzioni settoriali sull'accesso ai medicinali e alle attrezzature mediche essenziali in Iran, inclusi respiratori e dispositivi di protezione per gli operatori sanitari. Ha avvertito che l'epidemia dell'Iran si sta diffondendo anche nei vicini Afghanistan e Pakistan, mettendo a dura prova anche i loro fragili sistemi sanitari. "I progressi nella difesa dei diritti umani sono essenziali per migliorare tali sistemi - ma gli ostacoli all'importazione di forniture mediche di vitale importanza, tra cui l'eccessiva conformità alle sanzioni da parte delle banche, creeranno danni duraturi alle comunità vulnerabili", ha affermato. Bachelet ha sottolineato che "le popolazioni di questi paesi non sono in alcun modo responsabili delle politiche che le sanzioni vogliono punire e anzi le popolazioni, a vari livelli, hanno già vissuto in una situazione precaria per periodi prolungati". Gli Stati Uniti hanno dichiarato che le sanzioni non si applicano agli articoli umanitari, compresi cibo e medicine, ma i funzionari iraniani sostengono costantemente che a causa delle sanzioni statunitensi i produttori europei di attrezzature mediche non intrattengono scambi commerciali con l'Iran a causa delle restrizioni bancarie. La leader in esilio della Resistenza Iraniana, signora Maryam Rajavi, da giorni insiste nella sua dichiarazione a specificare che non siano le sanzioni a privare il popolo iraniano di assistenza medica, ma la corruzione del regime, che utilizza gli aiuti internazionali solo per garantirsi la fedeltà delle forze armate e della sua stessa burocrazia.

 

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