IRAN - La crisi del coronavirus porta a sommosse nelle carceri iraniane.

30 Marzo 2020 :

La crisi del coronavirus porta a sommosse nelle carceri iraniane. Disordini sono scoppiati in diverse carceri iraniane sabato e domenica. Proteste sono state segnalate nella prigione di Adelabad, a Shiraz, nella notte di domenica 29 marzo 2020. Un gran numero di prigionieri infetti da coronavirus sono stati abbandonati senza cure mediche. Alcuni detenuti sono riusciti a fuggire. Fonti locali affermano di aver sentito spari provenire dalla prigione. La rivolta di Adelabad segue disordini e rivolte nelle carceri di altre sette città. I detenuti nella prigione di Mahabad, nel nord-ovest dell'Iran, hanno iniziato una sommossa sabato 28 marzo, e molti sono riusciti a fuggire dalla struttura. La rivolta è scaturita dal rifiuto delle autorità di liberare i detenuti per l'attuale epidemia di coronavirus in tutto il paese. La rivolta ha portato a scontri tra detenuti e guardie carcerarie, e si sono sentiti spari fino a notte fonda. Poche ore prima, un certo imprecisato di detenuti nella prigione di Alvand, ad Hamadan, nell'Iran occidentale, sono riusciti a fuggire durante una rivolta. Anche in questo caso gli agenti hanno aperto il fuoco, e in risposta i detenuti hanno incendiato alcuni reparti. Venerdì 27 marzo c’è stata una rivolta anche in un braccio del Penitenziario Maggiore di Teheran, dove diversi detenuti sono morti di COVID-19. L'agenzia di stampa statale IRNA ha riferito di "scontri" nella prigione. Tutte le guardie carcerarie e le autorità sono in stato di massima allerta e anche le forze di stanza nelle basi militari vicino a questa struttura sono in stato di massima allerta per affrontare una possibile rivolta. Ottanta prigionieri sono fuggiti dopo una rivolta nella prigione a Saqqez il 27 marzo. Giovedì 26 marzo erano stati segnalati disordini e sparatorie nella prigione di Tabriz, la capitale della provincia dell'Azarbaijan orientale.

 

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