IRAN - Rapporto annuale di Iran HRM.

19 Aprile 2020 :

Rapporto annuale di Iran HRM.
Dall’ottobre 2018 all’ottobre 2019, Iran Human Rights Monitor ha registrato oltre 273 esecuzioni in Iran.
Tra le persone giustiziate, almeno 10 minorenni erano minorenni al momento della commissione del reato, 13 erano donne, 33 persone erano accusate di reati di droga, e 6 erano prigionieri politici.
17 esecuzioni sono state effettuate in pubblico.
La maggior parte delle esecuzioni nel 2019 sono state eseguite nella prigione di Raja Shahr, una prigione a circa 20 chilometri da Teheran che ospita 12.000 detenuti.
Sono state giustiziate anche persone accusate di reati non violenti, come reati finanziari.
L'Iran ha giustiziato diverse persone con accuse vaghe, con scarsa trasparenza o giusto processo.
Almeno otto uomini erano stati condannati per “Moharabeh”, un’accusa vaga, traducibile con "fare la guerra a Dio" o "corruzione sulla terra". Questa fattispecie di reato di solito comprende il furto e la rapina a mano armata. I loro nomi sono: Seyyed Jamal Haji Zavvareh, Maliheh Salehian, Abdullah Karmollah Chab, Ghassem Abdullah, Hamid Derakhshandeh, Behrouz Abdipour, Hossein Roshan e Mohsen Kounani.
Almeno 40 detenuti accusati di accuse simili sono nel braccio della morte in Iran.
L'Iran è anche noto per l'esecuzione di persone per crimini che non soddisfano lo standard internazionale che vuole che la pena capitale sia limitata ai reati più gravi.
In un recente caso, la Corte Rivoluzionaria di Teheran ha condannato a morte un sostenitore dell'Organizzazione dei Mojahedin del Popolo dell'Iran (PMOI/MEK).
Secondo la sentenza, l'attivista del PMOI Abdullah Qasempour è stato condannato a morte e otto anni di prigione con l'accusa di "inimicizia con Dio per il fatto di appartenere, avallare e cooperarecon l'organizzazione Mojahedin del Popolo Iraniana". Secondo l’accusa, il 34enne Qasempour avrebbe filmato delle proteste popolari duramente represse dalla polizia, e avrebbe postato i video sui media collegati al PMOI/MEK.

 

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