IRAN - Secondo PMOI/MEK, alla data del 21 luglio, i decessi da coronavirus in Iran sono 74.200. Anche le cifre del governo sono alte.

22 Luglio 2020 :

 

Secondo PMOI/MEK, alla data del 21 luglio, i decessi da coronavirus in Iran sono 74.200. L’Organizzazione dei Mojahedin del Popolo dell’Iran (PMOI/MEK) ha annunciato questo pomeriggio, 21 luglio 2020, che i morti da Coronavirus sono oltre 74.200 in 347 città.  Le vittime nella provincia di Teheran sono 18.450, nel Khorasan Razavi 5.460, nel Mazandaran 3.288, nel Lorestan 2.880, nella regione di Alborz 2.350, nell’Hamedan 1.945, nel Fars 1.838, nella regione di Kerman Kerman 1.045, nell’Hormozgan 855, nello Zanjan 695, nel Qazvin 595, nell’Ilam 570, e nel Chaharmahal e Bakhtiari 485. Anche il governo in questi giorni sta fornendo alcune cifre ufficiali. E per quanto il governo sia solito “aggiustare” i dati, anche le notizie ufficiali segnalano un grave aumento dei casi.
Il portavoce del Ministero della Sanità nelle ultime 24 ore ha indicato 229 decessi e 3.589 pazienti “in condizioni critiche”. Si tratta delle cifre più alte dall'inizio dell'epidemia. Secondo la TV di stato, ieri il vice Ministro della Sanità Qassem Johnbabaei avrebbe dichiarato che “Quelli in terapia intensiva sono in condizioni terribili. Attualmente gli ospedali sono in una fase arancione o pericolosa. Più del 50% del bilancio delle vittime del Coronavirus proviene da Teheran”.
Reza Golpira, direttrice del Centro di gestione ospedaliera del Ministero della Salute., ha detto “Non possiamo semplicemente ignorare il fatto che 12.000 persone del personale medico sono state infettate da COVID-19 in cinque mesi".
Secondo il portavoce del ministero della Sanità, citato oggi dall'agenzia di stampa ISNA, “Le province di Mazandaran, Fars, East e Azerbaijan occidentale, Khorasan Razavi, Alborz, Khuzestan, Lorestan, Golestan, Kerman, Zanjan e Ilam sono zona rossa. Le province di Teheran, Isfahan, Bushehr, Hormozgan, Qazvin, Markazi, North Khorasan, Hamedan, South Khorasan, Semnan, Sistan e Baluchestan, Ardabil e Kohgiluyeh e Boyer-Ahmad sono anch'esse in stato di allerta".
A Teheran, il direttore dell'Associazione per l'autismo ha dichiarato oggi a IRNA: "Il numero di casi di coronavirus nei bambini con autismo e nelle loro famiglie è aumentato di dieci volte, rispetto alla prima ondata".
Ad Alborz, secondo ISNA, il direttore del dipartimento di prevenzione della facoltà di Scienze Mediche dell'Università Alborz ha dichiarato oggi: “La maggior parte delle città del paese ha raggiunto uno stadio allarmante in termini di numero di pazienti, riempimento dei letti d'ospedale, e l’affaticamento del personale ospedaliero ha reso difficile fornire servizi ai pazienti... La prossima ondata della malattia tra settembre e ottobre sarà senza dubbio più grave".

https://www.ncr-iran.org/en/ncri-statements/statement-human-rights/iran-coronavirus-death-toll-in-347-cities-surpasses-74200/

 

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