LA GIUDICE ‘RIBELLE’: ‘NON È SOFFOCANDO UN UOMO CHE PROTEGGERETE IL PAESE’

Sonia Sotomayor

01 Novembre 2025 :

L’Unità, 1° novembre 2025

Anthony Boyd, 54 anni, di colore, è stato giustiziato il 23 ottobre 2025 in Alabama tramite ipossia da azoto. Quando il gas ha iniziato a fluire, Boyd ha stretto i pugni, ha sollevato leggermente la testa e le gambe dalla barella e ha iniziato a tremare. Ha ansimato per almeno 15 minuti prima di restare immobile. È stato dichiarato morto alle 18:33 ora locale. Poco prima la Corte Suprema degli Stati Uniti aveva respinto l’istanza di sospendere l’esecuzione. La giudice Sonia Sotomayor ha redatto una dissenting opinion molto critica, condivisa dai giudici Elena Kagan e Ketanji Brown Jackson. Ne pubblichiamo ampi stralci.

Sonia Sotomayor

Prendi il telefono, vai sull’app dell’orologio e trova il cronometro. Clicca su “Start”. Ora osserva i secondi che salgono. Tre secondi vanno e vengono in un batter d’occhio. Al trentaduesimo, la tua mente inizia a vagare. Passa un minuto e inizi a pensare che ci stia mettendo molto tempo. Due... tre... Il tempo continua a scorrere. Poi, finalmente, arrivi a quattro minuti. Premi “Stop”. Ora immagina per tutto quel tempo di soffocare. Vuoi respirare; devi respirare. Ma sei legato a una barella con una maschera sul viso che ti pompa azoto nei polmoni. La tua mente sa che il gas ti ucciderà. Ma il tuo corpo continua a dirti di respirare.
Questo è ciò che attende Anthony Boyd stasera. Per due o quattro minuti, rimarrà cosciente mentre lo Stato dell’Alabama lo sta uccidendo. Quando il gas inizierà a fluire, avrà immediatamente le convulsioni. Ansimerà per respirare. E si dibatterà violentemente contro le cinghie che lo tengono fermo mentre sperimenta questo intenso tormento psicologico, fino a perdere conoscenza. Poco meno di venti minuti dopo, verrà dichiarato morto. Boyd chiede la più elementare forma di pietà: morire fucilato, cosa che lo ucciderebbe in pochi secondi, piuttosto che soffocato fino a quattro minuti. La Costituzione gli concederebbe questa grazia. I miei colleghi no. Questa Corte volta quindi le spalle a Boyd e alla garanzia dell’Ottavo Emendamento contro punizioni crudeli e inusuali. Dissento rispettosamente.
L’ipossia da azoto è un nuovo metodo di esecuzione. In questo modo, i carcerieri costringono il condannato a inalare azoto puro, che sostituisce l’ossigeno nei polmoni. Privato dell’aria, il corpo respira spontaneamente. Allo stesso tempo, la mente comprende che respirare porterà alla morte.
Cinque Stati hanno autorizzato l’ipossia da azoto come forma di esecuzione, sebbene finora solo Alabama e Louisiana l’abbiano utilizzata. È stata pubblicizzato dall’Alabama e da altri Stati come un’alternativa più “umana” all’iniezione letale perché era presumibilmente “indolore” e avrebbe provocato la perdita di coscienza entro “secondi”. Insieme, Alabama e Louisiana hanno giustiziato sette persone con l’azoto, e i resoconti di prima mano di quelle esecuzioni rivelano che l’ipossia da azoto non è affatto ciò che era stato promesso.
Kenneth Eugene Smith è stato il primo nella storia del nostro Paese. Quando l’azoto iniziò a fluire, Smith fece immediatamente “movimenti violenti, ansimava in cerca d’aria... I piedi e la testa si sono sollevati dalla barella, le braccia sembrano tese contro i vincoli”. Smith ebbe convulsioni per due, quattro minuti, scuotendo la barella più volte. La moglie testimoniò che era come “vedere qualcuno annegare senza acqua”. Il consigliere spirituale, che ha assistito ad almeno cinque esecuzioni tramite iniezione letale, ha osservato che “non abbiamo visto nessuno perdere i sensi in 30 secondi. Quello che abbiamo visto è stato uno che per minuti lottava per la vita. Uno che per minuti si agitava avanti e indietro. Abbiamo visto sputi e ogni sorta di roba uscire dalla sua maschera”. Ha detto che “è stata la cosa più orribile” che avesse “mai visto”. Smith è stato dichiarato morto 18 minuti dopo l’inizio dell’esecuzione. Lo Stato ha in pratica dato la c olpa a Smith per essere rimasto cosciente. Ha insistito sul fatto che le sue convulsioni erano dovute principalmente al fatto che aveva trattenuto il respiro e si era opposto alla procedura mortale. Le esecuzioni successive, tuttavia, dimostrano che Smith non era certamente il problema… I testimoni hanno ogni volta fatto osservazioni simili: apparente stato di coscienza per minuti, non secondi, e violente convulsioni, occhi sporgenti, continui dimenarsi contro i legacci e un chiaro ansimare in cerca di aria che non arrivava...
L’Ottavo Emendamento “non garantisce a un prigioniero una morte indolore” [ha stabilito la Corte Suprema nel Caso Bucklew]. Ma quando uno Stato introduce un metodo di esecuzione che aggiunge il terrore psicologico come elemento necessario per la sua riuscita, i tribunali dovrebbero osservare il mandato dell’Ottavo Emendamento contro punizioni crudeli e inusuali. Permettere che la morte da ipossia d’azoto continui nonostante le crescenti e inconfutabili prove che viola la Costituzione infliggendo sofferenze inutili, non protegge la dignità della Nazione che siamo stati, della Nazione che siamo e della Nazione che vogliamo essere.

 

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