MORATORIA. ZAVOLI, COMMOZIONE CIVILE DA INIZIATIVA PANNELLA

28 Marzo 2007 :

"Vorrei intanto dire - riferendomi a una stagione politica cui ho appartenuto - che tutte le volte che Marco Pannella prende una iniziativa come quella dello sciopero della fame io provo una specie di civile commozione”, ha detto a Radio Radicale il senatore dell’Ulivo Sergio Zavoli.
”Mi pare che Pannella sia rimasto uno dei pochi nel mondo a mandare un messaggio non solo retorico ma che si basi su cose concrete, su dei ragionamenti”.
Il leader radicale è giunto oggi al settimo giorno di sciopero della fame, affinché il governo italiano rispetti i propri impegni per la presentazione in sede Onu di una proposta di moratoria universale delle esecuzioni.
'La stessa richiesta della moratoria, che e' un obiettivo ragionevole, possibile, che puo' portare a qualche risultato, rispetto a quelle richieste cosiddette radicali, che pongono obiettivi immediati che non arrivano a nessuna parte, mi sembra il segno di una grande intelligenza e duttilita', ha spiegato Zavoli. 'Spero - ha proseguito il senatore - che Pannella non metta a rischio la sua salute, anche se mi rendo conto che questi continui oltraggi che fa al proprio corpo lo possano molto indebolire. Gli sono accanto. Io sono anche un credente, credo di credere. Sulla pena di morte penso che Dio non vuole la morte del colpevole, ma vuole che si converta e che viva. Da qualunque punto la si guardi, la pena di morte e' una indecenza. Come si puo' volere una cosa cosi'?', ha concluso Zavoli.
“Sono convinto che questa iniziativa di Pannella e' assolutamente giusta e da appoggiare, in continuita' con una politica che il Partito radicale ha sempre portato avanti in materia e' che e' condivisa ampiamente dalla opinione pubblica italiana", ha detto il deputato dell'Ulivo Ermete Realacci, intervistato sempre da Radio Radicale. "Io - ha aggiunto Realacci - poi sono un iscritto e sottoscrittore di Nessuno Tocchi Caino, che trovo una associazione benemerita. Dunque tutto quello che il governo puo' fare in coerenza con gli impegni che ha gia' preso va fatto, e' una politica qualificante per l'Italia e per l'Europa”.
Alla domanda se l'esitazione italiana possa essere legata ai rapporti con gli Usa, Realacci ha risposto: "Non vedo controindicazioni ad un impegno forte in questa direzione. Non ce ne sono sul piano interno, e non mi sembra che ce ne siano su quello internazionale".
 

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