NIGERIA: SEI MILITARI RISCHIANO LA CONDANNA A MORTE IN RELAZIONE ALL’UCCISIONE DEL CAPO DELLA DIFESA

Alex Badeh

01 Giugno 2020 :

Sei membri dell'Aeronautica militare nigeriana (NAF) addetti alla sicurezza dell’ex Capo di Stato Maggiore della Difesa (CDS), il Maresciallo Alex Badeh, potrebbero essere condannati a morte essendo stati giudicati colpevoli dalla Corte Marziale Generale nel caso relativo all’uccisione dello stesso Badeh, ha reso noto This Day il 1° giugno 2020.
Tutto questo in aggiunta a una condanna complessiva di 36 anni di reclusione per i sei membri dell’Aeronautica, ai sensi della Legge Emendata sulle Forze Armate del 2004.
Nel fine settimana il Quartier generale dell'Aeronautica militare ha comunicato che i sei militari sono stati dichiarati colpevoli e condannati a varie pene detentive, senza ulteriori precisazioni.
Badeh, che era anche ex capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica (CAS), fu ucciso in un’imboscata il 18 dicembre 2018 da uomini armati mentre tornava dalla sua fattoria, sull'autostrada Gitata-Keffi nello stato di Nasarawa.
In base alla dichiarazione, i sei membri dell’aeronautica militare, responsabili della sicurezza di Badeh, hanno ricevuto varie condanne detentive dalla Corte Marziale Generale riunitasi nella base della NAF, sulla Bill Clinton Drive ad Abuja.
I sei membri della NAF, che erano accusati di vari reati, sono il Leader dello Squadrone Tom Gwani, il sergente di volo Amu David, il sergente di volo Philemon Degema, il sergente di volo Sabo Simon, il sergente Mukhtar Abdullahi e il sergente Alfred Alexander.
Quattro membri del personale dovevano fornire scorta armata a Badeh mentre gli altri due erano di guardia a casa sua il 18 dicembre 2018, quando l'ex Capo della Difesa fu ucciso da alcuni uomini armati mentre tornava dalla sua fattoria.
Nel giudicare il caso nel fine settimana, il presidente della Corte Marziale Generale, Commodoro dell’Aeronautica David Aluku, ha dichiarato i sei colpevoli di vari reati, tra cui l'omissione di doveri militari, essendo fuggiti dal convoglio dell'ex CDS che si trovava sotto attacco, nonché di condotta a scapito della disciplina di servizio per false dichiarazioni.

 

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