28 Giugno 2020 :
Romell Broom perde un altro ricorso. L’Ohio cercò di giustiziare Broom il 15 settembre 2009 (vedi). Dopo 2 ore in cui gli incaricati aveva cercato di infilare un ago nelle vene di varie parti del corpo, l’esecuzione venne sospesa. Broom è la prima persona negli Stati Uniti ad essere sopravvissuta ad una esecuzione dal 1946, e da allora i suoi avvocati sostengono che ripetere l’esecuzione costituirebbe “punizione inusuale e crudele”, circostanza vietata dalla Costituzione. Fino ad oggi, dopo un iniziale consenso da parte del giudice Gregory Frost nel 2009 (vedi 18 e 22 settembre 2009), Broom ha perso tutti i ricorsi. La Corte Suprema di Stato ha respinto il ricorso di Broom il 2 dicembre 2010 (vedi) e, di nuovo, il 16 marzo 2016, la Corte Suprema degli Stati Uniti il 12 dicembre 2016, e oggi a respingere il ricorso è stata la corte d’appello federale del 6° Circuito. Broom aveva chiesto alla Corte d’Appello federale, in teoria una corte di grado inferiore rispetto alle Corti Supreme che si erano già pronunciate, di intervenire nel caso facendo riferimento ad una speciale legge antiterrorismo che lo renderebbe possibile. Oggi la Corte d’Appello ha risposto che non ritiene che in questo caso si possano applicare le garanzie previste dalla legge AEDPA [Antiterrorism and Effective Death Penalty Act del 1996]. Inoltre lLa Corte d’Appello, pur criticando severamente gli errori compiuti dall’Amministrazione Penitenziaria, concorda con le altre Corti secondo cui, poiché l’esecuzione venne sospesa prima dell’immissione in vena dei farmaci letali, non si può parlare di “esecuzione fallita” ma solo di “esecuzione sospesa”. Gli avvocati di Broom hanno già preannunciato che si rivolgeranno contro la sentenza odierna alla Corte Suprema degli Stati Uniti. Il 19 maggio 2017 la Corte Suprema di stato fissò una nuova data di esecuzione per il 17 giugno 2020. Il 14 aprile 2020 l’esecuzione è stata rinviata al 16 marzo 2022 (vedi NtC 21/04/2020). Broom, oggi 64 anni, nero, è stato condannato a morte per aver stuprato e ucciso, nel settembre 1984, la 14enne Tryna Middleton. È stato condannato anche per altri 2 stupri nei confronti di minorenni, un maschio e una femmina.