RDC: PROCURA MILITARE CHIEDE CONDANNA A MORTE PER L’EX PRESIDENTE KABILA

Joseph Kabila

01 Settembre 2025 :

Un procuratore militare della Repubblica Democratica del Congo il 21 agosto 2025 ha chiesto la pena di morte per l'ex presidente Joseph Kabila, processato in contumacia per tradimento.
Il partito di Kabila ha definito il procedimento "un processo politico".
Il generale Lucien René Likulia ha chiesto ai giudici di condannare a morte Kabila per crimini di guerra, tradimento e organizzazione di un'insurrezione. L'ex presidente, 53 anni, è sotto processo in contumacia da luglio per il suo presunto sostegno ai militanti dell'M23, sostenuti dal Ruanda.
Kabila, che si trova fuori dalla RDC da due anni, è accusato di aver complottato per rovesciare il presidente Felix Tshisekedi e di reati quali omicidio, tortura e stupro, legati al gruppo M23.
Le violenze commesse dall'M23 nell'est del Paese hanno causato "immensi pregiudizi" al Paese, per i quali Kabila ha una responsabilità penale, ha sostenuto Likulia.
Kabila - ha affermato Likulia – ha tentato di compiere un colpo di stato contro Tshisekedi, in coordinamento con il Ruanda.
"L'imputato pianificava di rovesciare con la forza armata il regime costituzionale vigente", ha sostenuto, in particolare con l'aiuto di Corneille Nangaa.
Nangaa era il presidente della commissione elettorale congolese durante le elezioni presidenziali del 2018, vinte da Tshisekedi. Successivamente si è dato alla fuga e nel dicembre 2023 ha annunciato la creazione dell'Alleanza del Fiume Congo (AFC), un movimento politico-militare di gruppi ribelli tra cui l'M23.
Il fascicolo d'accusa, visionato dall'AFP, descrive Kabila come "uno dei fondatori" dell'AFC.
Ferdinand Kambere, vicesegretario generale del Partito Popolare per la Ricostruzione e la Democrazia (PPRD) di Kabila, ha duramente criticato le accuse. "È un processo politico, il regime sta cercando di nascondere i suoi fallimenti diplomatici e militari", ha dichiarato all'AFP. Le richieste dell'accusa equivalgono alla persecuzione di un esponente dell'opposizione, ha sostenuto, aggiungendo che le condizioni attuali "non garantiscono un processo equo".
Kabila ha già denunciato il processo, definendo i tribunali "uno strumento di oppressione". L'atto d'accusa ritiene Kabila responsabile anche per le atrocità commesse dall'M23 nelle province del Nord e Sud Kivu, nell'est del Paese ricco di minerali.
Elenca "l'occupazione forzata della città di Goma", conquistata dai combattenti dell'M23 a gennaio prima di concordare un cessate il fuoco con il governo a luglio. Kabila si è recato a Goma a maggio, incontrando i leader religiosi locali alla presenza del portavoce dell'M23, Lawrence Kanyuka.

 

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