20 Agosto 2025 :
Un tribunale militare somalo il 2 agosto 2025 ha condannato alla fucilazione un ex membro dell'unità speciale di polizia Haram'ad, dopo averlo ritenuto colpevole dell'omicidio di un bracciante giornaliero disarmato.
Il caso ha riacceso il dibattito pubblico sulla responsabilità delle forze di sicurezza del Paese.
Il tribunale ha riconosciuto colpevole Bakar Abdiaziz Mohamed di aver sparato mortalmente al trentaseienne Ali Iskow Daud il 28 giugno, vicino alla moschea di Ali Boolaay, nel distretto Waberi a Mogadiscio.
I pubblici ministeri hanno affermato che Mohamed, senza aver subito alcuna provocazione, ha chiesto alla vittima: "Perché mi stai guardando?", prima di aprire il fuoco.
L’omicida è fuggito dalla scena del crimine su un risciò a motore, ma è stato arrestato lo stesso giorno dalle forze di sicurezza nel distretto Abdiaziz della capitale.
L'Ufficio del Procuratore Militare ha avviato una rapida indagine e ha formalmente depositato l’accusa presso il tribunale il 27 luglio.
Il colonnello Hassan Ali Nur Shuute, giudice capo del Tribunale di Primo Grado delle Forze Armate, ha confermato che la sentenza sarà eseguita in base al qisaas, il principio giuridico islamico di giustizia retributiva, che consente alla famiglia della vittima di chiedere la pena capitale.
Ali Iskow Daud, descritto dai parenti come un uomo laborioso che si guadagnava da vivere con il lavoro fisico, non aveva precedenti penali. Il suo omicidio ha suscitato l'indignazione della comunità e dei gruppi della società civile, che hanno applaudito la decisione del tribunale come un passo avanti verso la giustizia.
"Questo verdetto invia il messaggio che nessuno è al di sopra della legge", ha dichiarato un familiare ai media locali. "Speriamo che il governo continui a ritenere responsabili gli agenti che commettono abusi".
I difensori dei diritti umani affermano che la sentenza evidenzia l'urgente necessità di una maggiore supervisione e di una formazione etica all'interno dell'apparato di sicurezza somalo, in particolare di unità come Haramcad, che operano in ambienti urbani.
Il governo somalo non ha commentato pubblicamente la sentenza né annunciato alcun provvedimento disciplinare nei confronti di Haramcad a seguito del caso. Tuttavia, la condanna ha rinnovato le richieste di riforme sistemiche volte a ripristinare la fiducia dell'opinione pubblica e a proteggere i civili dagli abusi commessi dal personale in uniforme.