TAIWAN: CONDANNA CAPITALE EVITATA IN UN CASO DI OMICIDIO E STUPRO

Cheng Yu (al centro)

24 Giugno 2020 :

Un uomo che violentò e uccise una modella nel distretto Nangang di Taipei nel 2017 ha evitato la condanna a morte in un processo d’appello conclusosi il 23 giugno 2020, che ha visto invece la conferma della sua condanna all’ergastolo.
Nel febbraio 2017, Cheng Yu invitò una donna di 23 anni soprannominata Chen a un servizio fotografico previsto per l’inizio di marzo. Cheng utilizzò l'account Facebook della sua ragazza per inviare l'invito.
Il giorno del servizio fotografico, Cheng avrebbe portato Chen nello scantinato di un edificio, dove l'avrebbe violentata e strangolata. Cheng rubò il cellulare e le carte di credito della vittima, che in seguito usò per fare acquisti.
Nonostante i pubblici ministeri avessero chiesto la pena di morte per Cheng, nel processo di primo grado il tribunale distrettuale di Shilin aveva condannato l’imputato all’ergastolo.
Al fine di annullare quella sentenza e per ottenere la condanna a morte, è stato presentato un appello all'Alta Corte di Taiwan, che tuttavia il 23 giugno lo ha respinto. Se l’accusa volesse ancora chiedere la pena di morte per Cheng potrebbe rivolgersi alla Corte Suprema.
La portavoce dell'Alta Corte, Wang Ping-hsia, ha affermato che la Convenzione Internazionale sui diritti civili e politici e la Convenzione Internazionale sui diritti sociali culturali ed economici sono state recepite dalla legislazione di Taiwan e che le azioni di Cheng non meritano una condanna a morte. Wang ha anche citato la valutazione psicologica di Cheng da parte di un esperto, secondo cui un'attenta supervisione ridurrebbe la possibilità di recidiva; pertanto l’alta corte ha ritenuto che non fosse necessaria la condanna capitale.

 

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