UGANDA: QUATTRO CONDANNE A MORTE CONFERMATE DALLA CORTE SUPREMA

14 Maggio 2020 :

La Corte Suprema ugandese ha confermato le condanne a morte di quattro imputati del distretto di Kamuli, accusati di aver disarmato la polizia e ucciso quattro persone sospettate di aver avvelenato un loro conoscente, ha riportato il Pml Daily il 12 maggio 2020.
L’accusa ha affermato che la mattina del 19 ottobre 2000 il corpo di Paul Kigoli fu trovato sul ciglio della strada, vicino alla casa di Eseza Namusobya, una nota venditrice di gin.
La sera precedente, Kigoli aveva bevuto in compagnia di Mawulira Fred, Mubezi Moses e Swaga David e quando la sua morte fu denunciata alle autorità locali, Namusobya fu arrestata insieme a Mawulira, Mubezi e Swaga in quanto sospettati.
I quattro furono rinchiusi nelle celle dell'ufficio di polizia di Gadumire.
Venuti a conoscenza dei fatti, Kyabire Patrick, Abdu Mpiira, Maganda David e Kabuze Moses guidarono una folla di residenti inferociti facendo irruzione nel posto di polizia, avendo la meglio sugli agenti di turno e rimuovendo con la forza i quattro sospettati dalle celle.
Quindi portarono Namusobya nella sua capanna, la chiusero dentro, e appiccarono il fuoco. Successivamente, uccisero anche gli altri tre sospettati, bruciando i loro corpi.
Dopo l’aggressione, Kyabire, Mpiira, Maganda e Kabuze furono arrestati e accusati di quattro omicidi. Il 24 giugno 2002 i quattro imputati sono stati condannati a morte dall'Alta Corte di Jinja.
Si sono allora rivolti alla Corte di Appello ritenendo la condanna dura ed eccessiva, tuttavia il loro appello è stato respinto e ora anche i cinque giudici della Corte Suprema guidati dal giudice Esther Kisaakye hanno respinto la loro tesi secondo cui si è trattato di un linciaggio da parte della folla.

 

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