USA - 151 persone prosciolte da reati gravi nel 2018, 5 dei quali con implicazioni di pena di morte.

24 Aprile 2019 :

151 persone prosciolte da reati gravi nel 2018, 5 dei quali con implicazioni di pena di morte. Almeno cinque persone sono state “esonerate” nel 2018 dopo essere state condannate ingiustamente in casi che hanno coinvolto l'uso improprio o la minaccia della pena di morte. Sono le conclusioni di un'analisi del DPIC che accompagna il nuovo rapporto del National Registry of Exonerations. Il rapporto annuale del 2018 ha registrato un numero record di 151 nuovi proscioglimenti in tutti gli Stati Uniti nel 2018, 68 dei quali in casi di omicidio. Due di questi proscioglimenti hanno riguardato persone condannate a morte, Vicente Benavides e Clemente Aguirre (per i loro casi vedi NtC 19/04/2018 e 05/11/2018). 107 proscioglimenti vengono valutati come effetto di comportamenti impropri della polizia e/o della pubblica accusa, 111 come effetto di false accuse e/o false testimonianze, con entrambe le circostanze che spesso sono state registrate in combinazione. Questi due fattori sono anche gli elementi principali riscontrati nelle condanne sbagliate per omicidio: nel 79.4% dei casi (54) sono stati riscontrati comportamenti impropri della polizia e/o della pubblica accusa, e nel 76.5% (52 casi) false accuse e/o false testimonianze. Limitandosi ai soli 68 casi di omicidio, i due elementi sopra citati sono stati riscontrati nel 69% dei casi (47), compresi i due casi principali, quelli di Benavides e Aguirre. 14 dei prosciolti da accusa di omicidio sono stati aiutati da nuovi test del Dna, il 20% dei casi. In tutti i 14 casi risolti dal Dna, la condanna era stata ottenuta grazie a false testimonianze gestite dalla pubblica accusa. In 5 di questi 14 casi, la pubblica accusa aveva utilizzato esami di laboratorio falsi o comunque fuorvianti. L’analisi del DPIC riassume 3 dei casi di omicidio che considera esemplari. In California Bobby Joe Maxwell venne condannato all’ergastolo senza condizionale nel 1984 dopo che l’accusa aveva tentato di farlo condannare a morte per 10 omicidi. Il verdetto di colpevolezza venne annullato nel 2010, ma la pubblica accusa si decise a ritirare le accuse “per motivi compassionevoli” solo l’11 agosto 2018, quando i medici diagnosticarono pochi mesi di vita a Maxwell, in coma dal novembre 2017. Contro Maxwell non c’era nessuna prova, nessun testimone oculare, solo la testimonianza di un detenuto che asseriva di averne raccolto le confidenze. Negli anni dopo il processo emersero altre testimonianze del supertestimone, che nella sentenza di annullamento del 2010 venne definito “mentitore seriale”. In Illinois nel 1998 venne condannato all’ergastolo senza condizionale per duplice omicidio Matthew Sopron, dopo che la pubblica accusa aveva minacciato di condanna a morte un testimone di 18 anni. Il testimone, William Bigeck, nel 2018 ritrattò la testimonianza, spiegando di averla resa perché era la condizione indispensabile posta dalla pubblica accusa per processarlo senza chiedere la pena di morte. In Texas Daniel Villegas venne condannato all’ergastolo nel 1995 per duplice omicidio. Villegas è stato scarcerato nell’ottobre 2018. Era stato arrestato a 16 anni, e sottoposto a forti minacce aveva confessato. Il verdetto di colpevolezza venne annullato nel 2012, e nel 2018, al termine della ripetizione del processo in cui aveva presentato prove della sua estraneità ai fatti, venne definitivamente prosciolto.

 

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