16 Settembre 2019 :

La Corte d’Appello del 9° Circuito ha ordinato di riesaminare la condanna a morte di David Ramirez, ritenendo che debba essere meglio approfondito il tema della disabilità intellettiva. Il caso è stato rimandato alla corte di 1° grado della Maricopa County che il 18 dicembre 1990 lo aveva condannato a morte. Ramirez, 62 anni, ispanico, è accusato di avere ucciso, il 25 maggio 1989, la sua fidanzata, Mary Gortarez, e la figlia 15enne della donna, Candie. Nei suoi ricorsi più recenti Ramirez ha sostenuto di non essere stato difeso adeguatamente, e la sua avvocata d’ufficio dell’epoca ha ammesso la circostanza, notando che all’epoca era il suo primo caso capitale, e che era impreparata a gestire soprattutto il tema delle condizioni mentali dell’imputato. La Corte d’Appello ha ritenuto che ora la difesa abbia dimostrato in maniera convincente che il quoziente intellettivo dell’imputato è collocato tra i 70 e i 77 punti, ed ha preso atto che lo psicologo che all’epoca aveva effettuato il test ha dichiarato che avrebbe valutato diversamente i dati se fosse stato a conoscenza del complesso background familiare e personale dell’imputato. Questo dato, unito alle diverse circostanze attenuanti che erano già state riconosciute all’epoca del primo processo, secondo la Corte d’Appello, richiede che il caso venga riesaminato dalla Corte di Primo Grado, ricordando che è vietato condannare a morte persone con disabilità intellettiva.