USA - California. Il governatore Gavin Newsom ha ordinato nuovi test scientifici nel caso di Kevin Cooper.

26 Febbraio 2019 :

Il governatore Gavin Newsom (entrato in carica il 7 gennaio) ha usato i suoi poteri esecutivi per ordinare che vengano effettuati nuovi test scientifici nel caso di Kevin Cooper. La stessa decisione era stata presa il 24 dicembre 2018 (vedi) dal governatore uscente Jerry Brown, di cui Newsom era vicegovernatore. Si tratta di un caso complesso, da tempo seguito con attenzione anche dai media. Il Governatore è intervenuto dopo che i normali ricorsi giudiziari dell’imputato erano stati respinti. Cooper, 60 anni, nero, venne condannato a morte nel 1985 con l’accusa di aver ucciso, il 4 giugno 1983, Doug e Peggy Ryen, la loro figlia di 11 anni, Jessica, e Christopher Hughes, di 10 anni, un compagno di giochi della bambina. Al massacro sopravvisse solo Josh Ryen, il figlio di 8 anni, anche se aveva la gola tagliata. Il suo racconto di quella notte sarebbe stata la chiave per il caso dell'accusa. Per anni Cooper si è battuto per ottenere nuovi test sui reperti fisiologici prelevati sulla scena del crimine. I nuovi test, concessi nel 2001 da una corte, sono stati effettuati ed hanno confermato che i reparti fisiologici fossero riconducibili a Cooper. Però gli stessi risultati hanno sollevato un forte dubbio, in quanto sembra effettivamente dimostrato che almeno su uno dei reperti il sangue di Cooper possa essere stato posto artificialmente. Il sangue infatti era mescolato con uno dei conservanti che si usano quando si raccoglie sangue nelle provette. L’esecuzione di Cooper venne sospesa il 9 febbraio 2014 (vedi) poco più di 3 giorni prima della data prevista, per dare tempo ai difensori di motivare meglio le nuove richieste. Da allora Cooper e i suoi difensori chiedono nuovi test del Dna, convinti che i risultati possano indicare i veri responsabili. Sembra che all’epoca la polizia non abbia effettuato tutti i test possibili, ritenendo che alcuni capelli strappati e alcune macchie di sangue appartenessero alle vittime. Inoltre, inizialmente la polizia stava cercando 3 uomini bianchi o messicani, basati sul ricordo di Josh e sul fatto che le prove sembravano indicare la presenza di più persone sulla scena del crimine. Inoltre alcuni testimoni avevano affermato di aver visto 3 uomini bianchi guidare una station wagon, ritenuta l'auto di famiglia, che si allontanava dalla casa delle vittime, ma la polizia ha continuato a concentrarsi su Cooper. Cooper era da poco evaso da una prigione di minima sicurezza, e si era nascosto in una casa vicino a quella delle vittime. Secondo la pubblica accusa, una impronta di scarpa rilevata dentro la casa delle vittime corrispondeva ad un tipo di scarpe usate dall’Amministrazione Penitenziaria, e Dna di Cooper sarebbe stato trovato su mozziconi di sigaretta rinvenuti sulla scena del crimine. Infine il piccolo Josh aveva modificato le testimonianze iniziali, puntando su un singolo uomo di colore, non più su 3 bianchi. Nella fase di appello nuovi test indicarono che alcune prove potevano essere state artefatte, o dalla polizia o dai veri responsabili intenzionati a depistare. A dire dei difensori, sarebbero chiarissime le prove della presenza di un altro uomo sulla scena del crimine, uomo il cui DNA potrebbe essere ricavato da una ciocca di capelli trovati nel pugno chiuso della piccola Jessica. Inoltre la ex moglie di Lee Furrow, un pregiudicato condannato per omicidio che viveva nelle vicinanze, ha detto che l'ex marito era tornato a casa coperto di sangue, e che da casa mancava un’accetta. I difensori di Cooper sostengono che Furrow abbia dato il suo consenso a verificare se il suo Dna sia quello trovato sulla scena del crimine. A giugno (vedi 16 giugno) Kim Kardashian, star dei reality statunitensi, aveva dichiarato pubblicamente di voler aiutare Cooper, un uomo “condannato ingiustamente a morte".

 

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