USA - Florida. Invece di ripetere il processo, il Giudice Kelvin Wells ha condannato a morte Thomas Ford McCoy.

08 Febbraio 2020 :

Invece di ripetere il processo, il Giudice Kelvin Wells ha condannato a morte Thomas Ford McCoy. McCoy, oggi 52 anni, bianco, era uno delle molte decine di condannati a morte della Florida la cui condanna a morte era stata annullata in quanto emessa non all’unanimità. La condanna di McCoy era stata annullata l’8 novembre 2017. Un report del DPIC del 23 gennaio 2020 calcolava che erano stati 147 i condannati a morte della Florida ad ottenere l’annullamento. Inizialmente McCoy era stato condannato a morte da una giuria popolare della Walton County il 9 dicembre 2011 (vedi) per aver teso un’imboscata, il 10 aprile 2009, ad un ex collega di lavoro, Ray Jackson con il quale aveva avuto una lite, ed aver ucciso al suo posto un altro ex collega, Curtis Brown. McCoy si era dichiarato colpevole, e la giuria aveva votato 11-1 per la condanna a morte. Come è noto, nel 2016 la Corte Suprema Usa, e a seguire quella di stato, avevano dichiarato incostituzionali le condanne emesse non all’unanimità. Nel 2017 il Parlamento della Florida ha modificato la legge capitale, ed ha inserito l‘obbligo di unanimità della giuria popolare. Nel frattempo, tutti i detenuti che erano stati condannati a morte senza l’unanimità avevano iniziato l’iter per ottenere l’annullamento delle vecchie condanne, e ottenere la ripetizione del processo, ripetizione nel corso della quale la pubblica accusa, ovviamente, rimaneva libera di tentare di ottenere una nuova condanna a morte. Molte condanne a morte sono state annullate, alcune riemesse da nuove giuria, la maggior parte, dopo un accordo tra difesa e accusa, commutate in ergastolo senza condizionale. Alcuni ricorsi dei vecchi processi “non unanimi” però non si erano ancora conclusi quando, pochi giorni fa, il 23 gennaio 2020 (vedi), la Corte Suprema della Florida aveva ritrattato la sentenza del 2016, affermando che le condanne a morte emesse non all’unanimità sono costituzionali. Il clamoroso “cambio di posizione” della sentenza State v. Poole è stato determinato dall’andata in pensione di 3 giudici “liberal”, sostituiti da 3 giudici conservatori e favorevoli alla pena di morte. McCoy ha avuto la sfortuna di non aver completato rapidamente l’iter per un nuovo processo, e oggi il giudice Well, alla luce della sentenza State v. Poole, ha stabilito che non è necessario tornare davanti ad una nuova giuria popolare, ed ha confermato la validità della condanna a morte del 2009.

 

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