10 Maggio 2017 :
La Corte Suprema di Stato, ai sensi delle sentenze Hall v. Florida e Hall v. State, NON ha annullato la condanna a morte di Matthew Marshall in quanto il suo caso è andato definitivo prima del 2002. Come è noto, prima la Corte Suprema Usa (Hall v. Florida) e poi la Corte Suprema di stato (Hall v. State) nel 2016 hanno dichiarato incostituzionali le condanne a morte emesse non all’unanimità. Con una sentenza successiva (Asay v. State del 22/12/2016) la Corte Suprema di stato ha deciso che lo spartiacque per annullare o meno le condanne a morte fosse la sentenza Ring v. Arizona del 2002. Prima di quella sentenza della Corte Suprema Usa, ritiene la Corte Suprema di stato, le condanne a morte non unanimi sono regolari. Gli avvocati di Marshall, in una strategia processuale più di lungo termine, avevano comunque tentato il ricorso perché il loro assistito non rientrava tra i non condannati a morte all’unanimità, ma addirittura tra quelli per i quali la giuria popolare aveva proposto l’ergastolo, decisione poi “scavalcata” dal giudice.