USA - Florida. La procuratrice Aramis Ayala chiederà la pena di morte contro Anthony Todt

28 Febbraio 2020 :

La procuratrice Aramis Ayala chiederà la pena di morte contro Anthony Todt, l'uomo accusato di aver ucciso la moglie, i 3 figli e il cane. Ayala ha fatto l'annuncio durante una conferenza stampa davanti al tribunale della contea di Osceola a Kissimmee martedì, dopo che un Grand Jury ha votato a favore di un processo capitale. In Florida, come in altri stati, una udienza davanti a una giuria popolare denominata “Grand Jury” funge da “udienza preliminare” per i casi più gravi. Todt, 44 anni, bianco, è accusato, ed in parte ha confessato, di aver sterminato la sua famiglia dopo aver appreso di essere finito sotto inchiesta federale per una truffa al sistema di assistenza medica. I cadaveri di Megan Todt, Alek (13 anni), Tyler (11 anni) e Zoey (4 anni) sono stati ritrovati il 13 gennaio 2010, nella loro abitazione, in “evidente stato di decomposizione”. La procuratrice Ayala all’inizio del suo mandato era stata al centro di accese polemiche perché aveva dichiarato che non avrebbe chiesto la pena di morte per nessuno. Nella tornata elettorale del novembre 2016 Ayala si era presentata come candidata all’incarico di Procuratrice Distrettuale del 9° Circuito (che copre le contee di Orange e Osceola) e si era dichiarata contraria alla pena di morte. Una volta eletta, primo caso di un candidato di colore e Democratico, Ayala aveva confermato che per i 4 anni in cui sarebbe rimasta in carica il suo Ufficio non avrebbe chiesto la pena di morte in nessun caso (vedi 16 marzo 2017). Ayala aveva detto di aver fatto la propria scelta dopo aver studiato attentamente e scrupolosamente l’argomento, ed essersi convinta che l’uso della pena di morte comporta alti costi sia umani che economici, forti tensioni per tutte le persone coinvolte, processi lunghissimi, e nessun miglioramento per quanto riguarda la prevenzione dei crimini violenti. Non era quindi, a suo avviso, una scelta positiva né per la giustizia, né per la comunità. Ne era scaturita una forte polemica con il governatore Rick Scott (bianco, Repubblicano) che aveva “spostato” 29 processi dal 9° Circuito al confinante 5° Circuito, dove il Procuratore era più in linea con il Governatore. Contro quella decisione Ayala aveva fatto ricorso alla Corte Suprema di Stato, sostenendo che il Governatore fosse andato oltre i suoi poteri. Il 31 agosto 2017 (vedi) La Corte Suprema aveva respinto il ricorso, sostenendo che il Governatore si era mosso all’interno dei poteri molto ampi che gli assegnano la costituzione dello stato e le leggi. Il giorno dopo (vedi 1 settembre) la Procuratrice Ayala in un comunicato aveva reso noto che non intendeva presentare altri ricorsi, e che almeno in parte intendeva adeguarsi alla nuova sentenza. Ha infatti nominato una commissione di 7 vice procuratori esperti di casi capitali all’interno del suo ufficio, e questa commissione sarebbe stata chiamata ad esprimere un parere su ogni caso capitale. Ayala si sarebbe attenuta alle raccomandazioni espresse all’unanimità dalla Commissione. Nel caso di Todt la “commissione” aveva raccomandato che venissero mosse accuse capitali.

 

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