26 Marzo 2019 :

La giudice distrettuale Lynn Norton (Ada County) ha ordinato all’Amministrazione penitenziaria di rendere noti alcuni dettagli sui farmaci letali utilizzati nelle ultime due esecuzioni effettuate nello stato nel 2011 e 2012. Aveva già emesso un ordine del genere il 14 maggio 2018 (vedi), e oggi, nel ribadirlo, ha stigmatizzato i sotterfugi e la malafede con cui l‘Amministrazione Penitenziaria sta prendendo tempo invece di rispondere alla richiesta di accesso agli atti della professoressa Aliza Cover della University of Idaho, e supportata dalla ACLU (American Civil Liberties Union, l’importante associazione per i diritti civili che si occupa anche di pena di morte). La professoressa Cover sostiene che “l’interesse pubblico a sapere se chi ha fornito i farmaci letali in passato ha ricevuto sanzioni per inadempienze, se tutti i regolamenti e le leggi statali e federali sono stati rispettati, e a conoscere come sono stati spesi i fondi pubblici sono tutti elementi che hanno la prevalenza sul timore dello stato che rivelando la fonte dei farmaci potrebbe rendere difficile in futuro trovare altre fonti disponibili”. Oggi, per la seconda volta, la giudice Norton le ha dato ragione. È prevedibile che l’Amministrazione Penitenziaria cercherà di prendere altro tempo facendo ricorso.