USA - Militare. Nominato il nuovo capo dell’Office of the Convening Authorithy, Christian L. Reismeier.

04 Giugno 2019 :

Nominato il nuovo capo dell’Office of the Convening Authorithy, Christian L. Reismeier. Si tratta di un incarico civile di coordinamento delle attività delle corti marziali a Guantanamo. L’ufficio infatti è responsabile delle proposte di patteggiamento agli imputati, dell'approvazione dei procedimenti giudiziari proposti, di decidere se la pubblica accusa può o meno chiedere la pena di morte, e delle spese del processo, compresi gli avvocati d’ufficio degli imputati. Il posto era vacante da quando, il 5 febbraio 2018 (vedi NtC 10/02/2018) il Pentagono aveva licenziato Harvey Rishikof. Secondo il New York Times quella decisione era stata presa dall’allora Segretario alla Difesa (Ministro della Difesa) Jim Mattis, ed evidenziava, secondo diversi commentatori, una “intrusione” politica nei processi che si tengono a Guantanamo. I due processi in corso sono quelli contro Abd al Rahim al Nashiri per l’attentato del 2000 nel mare dello Yemen contro il cacciatorpediniere USS Cole (17 militari american morti) e quello contro 5 uomini accusati dei 4 attentati dell’11 settembre 2001 (2996 vittime). Sembra che il licenziamento fosse avvenuto mentre, all’interno del processo contro i 5 inputati per l’11 settembre, Rishikof stesse trattando con i difensori degli imputati e gli imputati stessi una loro dichiarazione di colpevolezza in cambio della quale non sarebbero stati condannati a morte. Come è noto, il governo statunitense ha cercato di risolvere lo spinoso problema di come processare gli imputati di atti terroristici riconducibili ad al-Qaida senza rivelare come abbia agito la Cia per individuarli, catturarli, estradarli e in seguito interrogarli, spostando i processi fuori dal territorio convenzionale degli Stati Uniti ed affidandoli ad una corte marziale invece che ad una corte federale. Da un punto di vista legale però si è aperta una serie lunghissima e particolarmente complessa di mozioni preprocessuali, per stabilire, ed eventualmente contestare, i dettagli di una procedura mai utilizzata in precedenza. Non a caso i processi per fatti che risalgono ormai a 17 e 18 anni fa sono ancora alle fasi preliminari. Evidentemente Rishikof, non è mai stato chiarito su incarico di chi o per iniziativa propria, cercava di eliminare l’opzione pena di morte per limitare il complesso contenzioso che sta caratterizzando i processi a Guantanamo, ed altrettanto evidentemente l’Amministrazione Trump con un gesto plateale intendeva ribadire la “linea dura”. In realtà per statuto le corti marziali dovrebbero essere libere da qualsiasi influenza politica. La nomina di Reismeier è stata decisa dal nuovo Segretario alla Difesa, Patrick Shanahan, entrato in carica il 1° gennaio 2019. Reismeier è stato notato nei giorni scorsi al quartier generale della Military Commissions, ad Alexandria, in Virginia. Reismeier è andato in pensione nel 2015 da giudice militare della Marina con il grado di ammiraglio a una stella. Probabilmente una delle prime cose di cui Reismeier dovrà occuparsi è il previsto pensionamento, a novembre, del generale Mark Martins, dal 2011 a capo della Pubblica Accusa nei processi di Guantanamo. Il suo incarico potrebbe essere, eventualmente, prorogato. Inoltre Martins vorrebbe rinviare a giudizio tre detenuti di Guantanamo con l’accusa di collegamenti con due attentati dinamitardi in Indonesia nel 2002 e 2003.

 

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