03 Luglio 2019 :

Annullate le condanne a morte degli unici 2 detenuti del braccio della morte. Al momento dell’entrata in vigore della legge che aboliva la pena di morte (vedi 1 luglio 2009), nel braccio della morte dello stato c’erano due detenuti, Timothy Allen e Robert Fry, ai quali la legge non si applicava perché non aveva valore retroattivo. Nel frattempo sono stati celebrati altri processi per reati equivalenti a quelli per i quali erano stati condannati Allen e Fry. Poiché oggi la pena massima prevista dal codice penale è l’ergastolo senza condizionale, i “nuovi imputati” hanno ricevuto quella condanna. Oggi la Corte, con un voto 3-2, ha annullato le condanne a morte di Allen e Fry perché “non proporzionali a quelle comminate per casi equivalenti”. I casi di Allen e Fry vengono restituiti alle corti di primo grado per una nuova determinazione della pena. Allen (oggi 56 anni, bianco) è accusato di aver rapito e ucciso, dopo un tentato stupro, una ragazza di 17 anni, Sandra Phillips, nel 1994. Fry (oggi 45 anni, bianco) venne condannato a morte nel 2002 per aver ucciso, anche nel suo caso dopo un tentato stupro, una donna, Betty Lee, nel 2000. All’epoca non esisteva l’ergastolo senza condizionale in New Mexico, quindi entrambe gli imputati saranno condannati all’ergastolo “semplice”, più altri anni per i reati concorrenti.