02 Febbraio 2019 :

Un tribunale federale (la Corte d'Appello del 4° Circuito) ha stabilito che Charles Ray Finch ha diritto a chiedere l’annullamento del proprio verdetto di colpevolezza. Finch, che oggi ha 80 anni, nero, venne condannato a morte nel 1976 con l’accusa di aver ucciso Richard Holloman, proprietario di un negozio, durante una rapina il 13 febbraio 1976. Nel 1977, la Corte Suprema di stato ridusse la pena in ergastolo in applicazione di una sentenza della Corte Suprema degli Stati Uniti che aveva dichiarato incostituzionale la legge in vigore all’epoca che prevedeva l’obbligatorietà della pena di morte per determinati reati. Nella sentenza odierna, presa all’unanimità, la corte d’appello federale ha criticato gli elementi di prova contro Finch in una maniera talmente radicale da far pensare che si possa arrivare presto al totale proscioglimento dell’imputato. Il caso di Finch dal 2001 viene seguito dagli avvocati della “Duke Wrongful Convictions Clinic”, il cui co-direttore, Jim Coleman, ha commentato la notizia affermando che tecnicamente la sentenza odierna rinvia il caso alla corte di primo grado, ma con critiche talmente pesanti agli elementi di prova utilizzati da far sperare che il procuratore generale dello Stato, Josh Stein, possa accettare la proposta della difesa di ritirare tutte le accuse contro Finch, e scarcerarlo. Coleman non è l'unico ad essere ottimista, diversi commentatori hanno definito la sentenza odierna un "quasi proscioglimento". La Corte oggi ha duramente criticato i 3 confronti a cui è stato sottoposto Finch. L’imputato infatti era stato mostrato all’unico testimone oculare dell’omicidio, Lester Floyd Jones, dopo avergli cambiato gli abiti e avergli fatto inossare abiti molto simili a quelli che il testimone riferiva di aver visto. Inoltre Finch è stata l’unica persona mostrata al testimone oculare. Da allora, questo modo di effettuare i riconoscimenti di persona è stato dichiarato incostituzionale.