USA - Pennsylvania. La Pennsylvania “alleggerisce” le condizioni di detenzione nel braccio della morte.

21 Novembre 2019 :

La Pennsylvania “alleggerisce” le condizioni di detenzione nel braccio della morte. Oggi è stato ratificato un accordo che risolve una causa promossa dall'American Civil Liberties Union of Pennsylvania, Abolitionist Law Center con sede a Pittsburgh e altri due studi legali contro l’Amministrazione Penitenziaria (DOC, Department of Corrections). Con questo accordo l’Amministrazione si impegna a cessare la pratica di tenere i detenuti del braccio della morte in isolamento “in automatico”. Sarà ancora possibile per l’Amministrazione ricorrere all’isolamento, ma solo in casi singoli, per motivi disciplinari, di particolare sicurezza, o sanitari, e comunque per periodi limitati. 2 anni fa (vedi 9 febbraio 2017) la Corte d’Appello del 3° Circuito (una corte federale) aveva dichiarato incostituzionale all’unanimità l’uso estensivo dell’isolamento che viene attuato nel braccio della morte dello stato. Quella sentenza era stata sollecitata dagli stessi richiedenti di oggi, ma faceva riferimento alla pratica di tenere in isolamento anche le persone la cui pena di morte era stata annullata e che erano in attesa della ripetizione del processo. Oggi il principio che l’isolamento automatico violi l’Ottavo e il Quattordicesimo Emendamento (alla Costituzione degli Stati Uniti) è stato esteso anche ai detenuti nei cui confronti la condanna a morte è attiva. Secondo la causa, i 136 detenuti nel braccio della morte in Pennsylvania venivano tenuti in isolamento dalle 22 alle 24 ore al giorno, in piccole celle sempre illuminate. Secondo Amy Fettig del National Prison Project, un regime del genere è “simile alla tortura”. Secondo un comunicato stampa dell'Abolitionist Law Center, l’accordo prevede, tra gli altri punti, che i detenuti saranno tenuti in un regime uguale a quello dei detenuti “normali” in alta sicurezza. "Questo accordo porta la Pennsylvania fuori dal medio evo penologico e la rende leader nazionale nella pratica di trattare tutte le persone detenute in maniera umana", ha dichiarato Witold Walczak dell'ACLU della Pennsylvania in un comunicato stampa. "Siamo grati che il Governatore Tom Wolf e il Segretario del DOC John Wetzel abbiano concordato di smettere di usare l’isolamento permanente e di adottare politiche umane per gestire i bracci della morte della Pennsylvania". L'Associated Press ha confermato che l'amministrazione Wolf ha accettato i termini dell'accordo. La Pennsylvania ha una moratoria sulle esecuzioni e non compie esecuzioni dal 1999. Il DOC terrà ancora i condannati a morte in strutture selezionate, ma nel nuovo regime saranno inserite “almeno 42 ore e mezza alla settimana” di attività fuori dalla cella, compresa l’aria, l’uso della biblioteca legale, pasti in comune e altri diritti concessi alla popolazione carceraria generale. Gli oltre 100 detenuti nel braccio della morte riceveranno anche i privilegi telefonici giornalieri e potranno beneficiare di visite con familiari, avvocati e consulenti religiosi, nonché di assistenza mentale per coloro che soffrono gli effetti dell’isolamento di lungo termine. "Nonostante decenni trascorsi in un disumano isolamento, i nostri clienti si sono organizzati e hanno perseverato per giungere a questo traguardo storico”, ha dichiarato Bret Grote dell'Abolitionist Law Center in un comunicato stampa.

 

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